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I genitori di un minorenne: nostro figlio con forte dolore al braccio, al Ruggi non è stato visitato Primo piano 

I genitori di un minorenne: nostro figlio con forte dolore al braccio, al Ruggi non è stato visitato

Genitori di un ragazzo denunciano che il figlio di 17 anni non è stato visitato stanotte al Ruggi nonostante lamentasse dei dolori al braccio. La mamma e il papà lo hanno portato al Pronto Soccorso del nosocomio di via San Leonardo, dove sono giunti intorno alle 3 del mattino. Il ragazzo viene sottoposto a tampone e risulta positivo al covid, a quel punto la dottoressa di turno – a detta del papà del paziente – si sarebbe rifiutata di visitarlo, dicendo che per effettuare tutti gli accertamenti del caso doveva prima essere ricoverato in isolamento con altri pazienti covid, aggiungendo “altrimenti, riportatelo a casa”.

La lettera inviata in redazione

“Mio figlio di 17 anni ha iniziato ad avvertire un fortissimo dolore al braccio tanto da chiedere di essere portato in ospedale. Ci siamo allarmarti subito anche noi a siamo corsi in ospedale, erano le 3 del mattino. Arrivati lì come prima cosa gli hanno fatto il tampone ed è uscito positivo. A questo punto la dottoressa che stava si è rifiutata di visitarlo dicendo che se volevamo lo dovevano ricoverare in isolamento con gli altri pazienti COVID e poi lo avrebbero visitato e poi ha detto ma è meglio se Ve lo portate a casa. Non credo sia un comportamento accettabile e ammissibile ancora oggi anche perché ho parenti medici che mi dicono che nei loro ospedali i pazienti von il COVID ormai vengono trattati normalmente soprattutto se hanno problemi non dipendenti dal COVID. E se mio figlio avesse avuto un infarto in corso. È accaduto al San Leonardo ovviamente”.

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