Giornata contro violenza sulle donne, Vietri (FdI): “Da Governo Meloni potenziamento misure a supporto vittime”
“Non ci sono alibi per chi utilizza la violenza contro una donna. Che sia essa fisica, verbale o psicologica. La violenza è violenza, sempre! Su questo non possono e non devono esserci divisioni tra partiti e istituzioni”. Lo dichiara il deputato salernitano Imma Vietri, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Commissione Affari Sociali in occasione della Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. “Da quando si è insediato, il Governo Meloni ha intrapreso una serie di iniziative per tutelare con maggiore incisività le vittime. Già con la manovra 2023 è stato incrementato i fondi a sostegno del Piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne di 10 milioni di euro l’anno a partire dal 2023: da quest’anno le risorse ammontano a 20 milioni di euro (passando da 35 ad un totale record di 55 milioni di euro) per le Case rifugio e Centri antiviolenza. Con legge di bilancio 2024 – sottolinea Vietri – è stato previsto un finanziamento permanente, a decorrere dal 2024, di 10 milioni di euro in favore del cosiddetto reddito di libertà. Oltre a questo, è stato promosso il microcredito di libertà, con la possibilità di ottenere prestiti a fondo perduto fino a 10mila euro per spese contingenti e prestiti fino a 50mila euro per consentire alle donne di aprire una propria attività imprenditoriale. Nel Bilancio 2025, attualmente in prima lettura alla Camera, è stato disposto l’incremento di 3 milioni di euro a decorrere dall’anno 2025, del Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità per favorire l’orientamento e la formazione al lavoro per le donne vittime di violenza. E, a proposito di lavoro, grazie alle politiche del Governo Meloni, i dati oggi ci dicono che il tasso di occupazione femminile è al 53,5% e che le donne che risultano occupate sono 10 milioni. Un dato significativo di cui tutti dovremmo essere orgogliosi”. “Un ruolo fondamentale – aggiunge Vietri – nella lotta alla violenza contro le donne lo svolgono sicuramente la prevenzione, soprattutto nelle scuole, e la comunicazione. Per questo è importante l’aumento di chiamate (+57% nei primi nove mesi 2024) pervenuto al numero 1522, che se da un lato preoccupa perché fotografa l’entità della violenza diffusa, dall’altro conferma che un crescente numero di donne sta uscendo dal silenzio per chiedere aiuto. Il Governo Meloni – conclude Vietri – è stato propulsore di misure molto più efficaci di quelle già esistenti, e continuerà a lavorare per rendere sempre più tangibile la lotta a questo pericoloso fenomeno”.