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Emergenza sicurezza a Scafati, l’appello di “Scafati Arancione”: “Subito un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza Provincia Provincia e Regione 

Emergenza sicurezza a Scafati, l’appello di “Scafati Arancione”: “Subito un Comitato per l’Ordine e la Sicurezza

“Alla luce degli ultimi episodi di violenza, che stanno caratterizzando il ritorno alla “normalità” dopo un anno e mezzo di restrizioni, riteniamo sia necessario sollecitare il Primo Cittadino per la convocazione del comitato provinciale per l’ordine pubblico, con l’obiettivo di mettere in atto ogni contromisura necessaria per porre fine ad una escalation di violenza che potrebbe far ripiombare la città negli anni – non troppo lontani – in cui episodi di violenza e criminalità erano diventati una costante. Dal centro cittadino fino alle periferie, infatti, quei luoghi di aggregazione, che avrebbero dovuto rappresentare un punto di riferimento e svago per le famiglie scafatesi, si erano trasformano spesso in veri e propri “ring”, nei quali mettere in atto violenze di ogni genere, atti di vandalismo che hanno contribuito a compromettere, in maniera decisiva, la vita e la serenità dei nostri concittadini”.

Così il gruppo di Scafati Arancione interviene sull’emergenza sicurezza che dilaga in città.

“Oggi tutto questo, anche alla luce delle recenti problematiche socio-sanitarie ed economiche, sembra stia riemergendo con forza ed in maniera incontrollata. Al cronico sotto organico delle forze dell’ordine presenti in città e della polizia municipale, il cui turno di lavoro si conclude alle 21:00, consegue, infatti, l’inevitabile consegna della nostra città nelle mani di bulli, vandali e gruppi di stupidi che, attraverso la loro violenza, impongono la loro presenza sul territorio. Una presenza, la loro, che non possiamo ulteriormente tollerare ed è per questo motivo che ribadiamo al sindaco la richiesta di chiedere la convocazione, in Prefettura, del Comitato per l’Ordine e la sicurezza pubblica per risolvere una questione che non può passare inosservata e non può lasciare gli amministratori comunali miopi davanti ad una violenza di tale portata”.

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