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Droga per le strade di Scafati, il Riesame di Salerno conferma l’impianto accusatorio della Procura Antimafia Provincia e Regione 

Droga per le strade di Scafati, il Riesame di Salerno conferma l’impianto accusatorio della Procura Antimafia

Nessuno sconto al Riesame: regge l’rimpianto accusatorio che compone l’indagine della Dda di Salerno su un traffico di droga nel comune di Scafati. I giudici, giorni fa, hanno confermato le misure cautelari in essere, ma anche l’accusa principale, quella di associazione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Per poi liberare del tutto uno degli indagati, Immacolata Oliva. A dicembre, invece, in carcere erano finiti Vincenzo Starita, Antonio Muollo e Giuseppe Marra, ritenuti – specie i primi due – al centro di un giro di droga, comprensivo di  cocaina, hashish e marijuana. Nel collegio difensivo ci sono gli avvocati Teresa Sorrentino ed Elia Di Natale. Alla base delle indagini, l’uso di un captatore informatico «un virus spia», installato sul cellulare di Muollo, che avrebbe permesso, grazie ad intercettazioni telefoniche ed ambientali, di registrare direttive impartite a presunti sodali sulla vendita di droga, individuando poi complicità e contatti finalizzati all’acquisto dello stupefacente. Il canale di approvvigionamento sarebbe stato gestito da Starita. Nelle imputazioni vengono contestate cessioni notevoli di droga, con prezzi stimati per migliaia di euro, insieme ad altre più modeste. Cinque gli indagati

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