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Docente di giorno, rapinatore di notte: condanna definitiva per un insegnante 40enne di Eboli Cronaca Provincia e Regione 

Docente di giorno, rapinatore di notte: condanna definitiva per un insegnante 40enne di Eboli

Condanna definitiva per un 40enne ebolitano, che dovrà scontare 3 anni di reclusione per rapina aggravata, consumata e tentata oltre a  lesioni personali. Lo ha deciso la Corte di Cassazione che ha respinto il ricorso presentato dal legale dell’applicato tecnico di una scuola superiore di Eboli. Confermato quindi il verdetto della Corte d’Appello di Salerno emesso a febbraio dello scorso anno. Sullo sfondo una vicenda datata giugno del 2018: in quel periodo aveva  rapinato una coppietta e aveva tentato di fare lo stesso con un’altra, poi era finito fuori strada con la sua macchina. Era stato trovato sanguinante e con il naso rotto nell’abitacolo dai carabinieri della compagnia di Eboli.  Ore di autentica follia, quelle del docente ebolitano. La notte brava era iniziata quando la sua autovettura si era fermata poco distante da una utilitaria con a bordo la prima coppietta. Il rapinatore aveva preso di sorpresa i due infilandosi con la testa dal finestrino. In mano aveva un coltellaccio con il quale li minacciò. Il ragazzo bloccò il rapinatore per il braccio. Neppure la rapina fallita portò però l’uomo  a desistere. Con la sua auto raggiunse il parcheggio antistante il Centro Commerciale Le Bolle. Qui il docente individuò  la seconda coppietta. Si avvicinò alla macchina e aprì la portiera dal lato passeggero. Alla vista del coltello, la ragazza fuggì via. Lo stesso fece il fidanzato. Libero da incomodi, il rapinatore fece razzia nella borsa della giovane e prese il portafogli del ragazzo. Raccolto il bottino risalì sulla sua auto e scappò. Ma era già braccato dai carabinieri. La macchina , una utilitaria, la trovarono poco più lontano, sempre nella zona degli impianti sportivi. Era incidentata e all’interno c’era il 40enne. Era finito fuori strada e si era ferito.  I medici gli riscontrarono la frattura del setto nasale e una profonda ferita al labbro superiore. Lesioni che si era procurato durante l’incidente. Una volta medicato, il docente era stato portato in caserma, poi agli arresti. Condannato con il rito abbreviato dal gup di Salerno, per lui c’era stato uno sconto di pena in Appello. Ora quei tre anni diventano definitivi (ma.me.).

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