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De Luca da Fazio: Pd anime morte, non mi candido per la Segreteria Attualità Primo piano 

De Luca da Fazio: Pd anime morte, non mi candido per la Segreteria

“Il Pd deve elaborare un programma per l’Italia, questo conta. Lasciate perdere l’idea di una mia candidatura alla guida, ho tanti guai da risolvere a Napoli e in Campania, mi prendo anche i guai del Pd? Lasciamo stare“.

Lo ha detto il governatore della Campania ed esponente del Pd Vincenzo De Luca alla trasmissione “Che tempo che fa” ieri sera nell’intervista con Fabio Fazio, presentando il suo libro “Nonostante il Pd”, edito da Piemme.

Ora dobbiamo cambiare – ha detto De Luca – la vita interna del Pd. Io so di essere un po’ irregolare ma faccio la politica sul principio che la verità conta più della bandiera di partito. Se c’è contrasto io scelgo la verità sulla bandiera e vorrei che anche i dirigenti la scegliessero“.

De Luca – scrive “Le Cronache” – ha criticato anche con ironia i dirigenti nazionali del Pd: “Sento da loro frasi come – ha detto – ‘il campo largo’, ‘le agorà democratiche’. Le trovo frasi che non capisco. Se dici il campo largo agli italiani, il 50% crede che parli del cimitero. Io spesso mi chiedo questi giovanotti del Pd che vita fanno? Che iperspazio frequentano? Oggi io credo che il Pd non sia adeguato a essere una forzagoverno credibile. Il programma che serve significa prima di tutto sicurezza della vita nella società, poi serve una riforma della giustizia e anche una spinta all’innovazione tecnologica.

Queste dovrebbero essere una grande battaglia e non si dovrebbe rompere il rapporto con il mondo cattolico, perché governare l’Italia significa parlare alla parte maggioritaria del Paese, non fare una testimonianza che non serve a nulla se non sei al governo“.

Come facilmente prevedibile non è mancato l’attacco diretto al partito: “Il titolo è anche ironico ma pure una ‘gratitudine’ ai tanti dirigenti del Pd che ho conosciuto in questi dieci anni, anime morte, distanti da me, avversari. Nel Pd ho sempre trovato gente che mi ha ostacolato. Più si avvicinano a me più mi fanno perdere voti, Ma non parlando dei dirigenti ci ricordiamo che questo partito ha una comunità importante che lotta sul proprio territorio spesso sola“.

Il presidente della Regione Campania ha poi acceso nuovamente i riflettori sull’autonomia differenziata ribadendo la sua ferma posizione: “’La media della spesa pubblica è 16mila euro pro capite in Italia, che diventano 17mila per il Centro Nord e 12 mila in Campania. Per arrivare alla media delle regioni del Nord dovremmo ricevere 30 mld annui in più.

Sulla sanità, in Campania ci sono 10,9 medici per mille abitanti, ce ne sono 18,2 in Emilia-Romagna, 15,2 in Lombardia e Veneto. Sono dati per cui dovrebbero vergognarsi, hanno girato la testa tutti dall’altra parte”.

E infine si scaglia contro il governo nazionale: “Oggi è l’anniversario del governo Meloni, non vorrei essere eretico. Ma ho visto il titolo ‘Italia vincente’, ho pensato e mi sembra che finora abbiamo vinto come al tiro a segno al luna park, solo una bambolina e una bottiglia di spumante.

Questo governo – ha detto De Luca – ha lavorato sui migranti: abbiamo ricevuto tanta solidarietà ma quelli che arrivano in Italia rimangono. Mi aspettavo anche dal governo di destra una sburocratizzazione ma invece sprofondiamo nella burocrazia insostenibile.

Ho sentito anche Meloni dire che sono orgogliosi degli interventi per le famiglie. Ma io vedo solo famiglie che pagano mutui che ora fanno paura, la benzina oltre due euro al litro e un’inflazione che va oltre, rendendo difficile la vita familiare. Questi diritti non li ho visti“.

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