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Covid, il Governatore e le ordinanze: “Le forze dell’ordine sono scomparse”. Sul Recovery Fund: “Ci diano i 300milioni che ci toccano, poi va bene tutto” Attualità Primo piano 

Covid, il Governatore e le ordinanze: “Le forze dell’ordine sono scomparse”. Sul Recovery Fund: “Ci diano i 300milioni che ci toccano, poi va bene tutto”

“Abbiamo quasi il 90% di positivi al covid che sono asintomatici ma questo non ci tranquillizza, perché intanto hanno aperto le scuole, una novità rispetto a sei mesi fa e l’assembramento all’ingresso e all’uscita è totale», dice De Luca a Porta a Porta ospite stasera (in onda registrata alle 23,30) con il governatore del Veneto Luca Zaia. Ha ricordato l’ordinanza del ministro della Salute «che rende obbligatorio l’uso della mascherina dopo le 18. Ma se dopo le 18 nessuno porta la mascherina dobbiamo capirci: se facciamo le ordinanze dobbiamo farle rispettare, e devono farle rispettare le forze dell’ordine e le polizie municipali». «La previsione pessimistica dei nostri epidemiologi dice che ci può essere un picco di 5000 contagi, noi ora ci prepariamo ad avere 20.000 posti letto negli ospedali più altri 2,000 per la stagione influenzale. Cominciamo il 2 ottobre il vaccino antinfluenzale per evitare che le persone con l’influenza vadano negli ospedali ingolfandoli. Lo diamo ai medici di medicina generale e alle Asl, se ne abbiamo anche alle farmacie, ma l’importante è che si parta subito a tappeto». De Luca, ospite col collega veneto Luca Zaia, ha commentato i tamponi rapidi che sono in atto nella regione del Nordest: «Se ce li forniscono anche a noi saremmo grati di poterli usare. Non so se l’Istituto Superiore di Sanità li ha validati, fino a ieri ci avevano detto che non c’era affidabilità. Ma se l’Istituto ce li invia siamo felici di usarli. Noi per ora abbiamo fatto per la scuola test sierologici a 113.000 docenti e non docenti delle scuole pubbliche e private, raggiungendo l’80% del personale scolastico e rintracciando 11 positivi». E aggiunge. «La Campania è la Regione che nel fondo sanitario nazionale riceve meno di tutte le Regioni d’Italia. Questa storia deve finire», ha tuonato De Luca. «La Campania viene depredata ogni anno di 300 milioni di euro, perché nel riparto del fondo sanitario nazionale si applica solo un criterio, quello dell’età anagrafica, e siamo la popolazione più giovane. Ma c’è un secondo criterio che andava applicato, che era quello della deprivazione sociale, cioè il livello di reddito, la disoccupazione. Siamo usciti da 10 anni di commissariamento della sanità facendo un miracolo e scontando il fatto che in 10 anni di commissariamento abbiamo perduto 13.500 dipendenti della sanità. Sfido chiunque a gestire un sistema sanitario in queste condizioni».
Sulla gestione del Recovery Fund, ha aggiunto, «discuteremo con grande amicizia e credo che troveremo una soluzione. L’importante è che ci diano questi 300 milioni l’anno, poi siamo d’accordo su tutto».

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