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Coronavirus nel Mondo, in India 5,4milioni di casi. Londra pensa a un nuovo lockdown Attualità Italia e Mondo 

Coronavirus nel Mondo, in India 5,4milioni di casi. Londra pensa a un nuovo lockdown

Il numero di casi confermati di Covid-19 in India è salito a oltre 5,4 milioni, lo ha detto il ministero federale della salute indiano. Nelle ultime 24 ore, sono stati segnalati più di 92mila nuovi casi da tutto il Paese. Oltre a questo sono stati registrati anche oltre mille decessi. Più di 4 milioni di persone sono state dimesse dagli ospedali dopo mostrando un miglioramento. L’India è il secondo paese più colpito nel mondo dalla pandemia di Covid-19. La Gran Bretagna è a un “punto critico” in cui potrebbero essere introdotte “misure più restrittive” per rallentare la diffusione del coronavirus. Lo ha dichiarato a Sky News il segretario alla Salute, Matt Hancock, confermando che sono in corso “discussioni su un potenziale lockdown a Londra”. “Le persone si sono rilassate durante l’estate”, ma “ora è il momento in cui tutti devono tornare” a seguire le regole, ha avvertito. Hancock ha chiesto agli abitanti di Londra di lavorare da casa, ove possibile. Già il sindaco di Londra Sadiq Khan aveva disposto che i dipendenti pubblici lavorassero in smart working, mentre finora il governo non si era espresso in merito. Le multe per chi viola la quarantena arriveranno fino a diecimila sterline, o undicimila euro. Le misure entreranno in vigore dal 28 settembre e riguarderanno le persone risultate positive al test o quelle chiamate a rispettare l’isolamento dal Servizio sanitario nazionale. Proteste a Madrid contro la gestione della pandemia da parte del governo regionale e la presidente Isabel Diaz Ayuso, che ha imposto nuove restrizioni nelle zone con il più alto tasso di contagi. I manifestanti, che si sono radunati intorno a mezzogiorno in varie zone della città, hanno intonato cori contro la presidente regionale, invitandola a dimettersi. I dimostranti indossavano le mascherine e cercavano di mantenere le distanze di sicurezza. Nel quartiere di Vallecas, i manifestanti hanno gridato ‘Per tutti o per nessuno!’, criticando le restrizioni in vigore per alcune delle zone più povere della capitale spagnola, dove le autorità locali hanno segnalato una diffusione più rapida del virus. Le misure riguardano circa 860mila persone che non potranno lasciare i propri quartieri se non per lavoro, studio o appuntamento medico. I parchi della zona sono chiusi e negozi e ristoranti devono limitare l’accesso al 50% della capacità. La Spagna sta lottando per contenere una seconda ondata del virus, che ha causato almeno 30.400 vittime, secondo il ministero della Salute. Il tasso di trasmissione di Madrid è più del doppio della media nazionale, che è già in testa alle classifiche europee di contagio. La Russia ha registrato oltre 6 mila casi positivi per il secondo giorno consecutivo, un aumento di oltre mille casi rispetto ai dati giornalieri di inizio mese, secondo i dati forniti dalle autorità sanitarie. Con oltre un milione di casi, la Russia è al quarto posto nel mondo per numero di contagi, dietro a Stati Uniti, India e Brasile. Il bilancio delle vittime è comunque limitato a 19mila.

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