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Consorzio di Bacino, 62 posti a rischio nel Salernitano Cronaca Primo piano 

Consorzio di Bacino, 62 posti a rischio nel Salernitano

A rischio il posto di lavoro dei dipendenti intercantiere del Consorzio di Bacino Salerno 2. A oggi pochissimi dei 62 lavoratori sono stati assorbiti dai vari Comuni consorziati. Nella giornata di ieri il commissario Giuseppe Corona ha inviato una lettera a tutte le Amministrazioni affinchè si provveda nel più breve tempo possibile. «Ho chiesto – ha spiegato lo stesso Corona – che i Comuni facciano la loro parte. Il Consorzio sta per cessare le proprie attività e quindi sto spingendo affinchè la situazione si definisca nel più breve tempo possibile». Dopo svariati incontri e note, il commissario ha dato il termine perentorio del 31 ottobre per avere una risposta. Questo non significa che da inizio novembre queste persone finiscano per strada, ma potrebbe avvenire nei prossimi mesi se non venissero assorbite. La situazione economica del Consorzio è tale che gli stipendi non potranno essere garantiti ancora per molto tempo dato che molti Comuni non versano più le loro quote. Fino a questo momento, c’è stato il passaggio di cantiere degli operai, dei lavoratori delle cooperative ma non di quelli intercantiere nonostante l’articolo 44 della legge nazionale imponga anche per loro la continuità lavorativa. «Il personale è stato suddiviso secondo le quote di partecipazione – continua Corona – ma le Amministrazioni hanno avanzato motivazioni insostenibili per non procedere ». A oggi sono pochissimi Comuni che hanno adempiuto. Tra questi, in parte, il Comune di Salerno che su 20 lavoratori ne ha presi 9. Il quadro che si è andato delineando ha messo in allarme i diretti interessati, ovvero gli intercantieri che nella giornata di ieri hanno inviato una nota stampa per informare l’opinione pubblica. «È opportuno rimarcare – scrivono – l’insipienza dell’azione programmatico /amministrativa che noi tutti aspettavamo dal costituito Eda, dal suo presidente e dal direttore generale i quali hanno dato scarso impulso affinchè non si arrivasse a questo punto». In molti, infatti, si aspettavano che l’Eda convocasse i Comuni coinvolti per sollecitarli ad adempiere all’assorbimento, ma nulla è stato fatto. I lavoratori fanno appello alle organizzazioni sindacali affinchè chiedano con urgenza un incontro con tutte le parti in causa. «In assenza di mancato riscontro, ci riserviamo di dare vita ad azioni eclatanti e clamorose, solo al fine di rivendicare i propri diritti», concludono. Sulla questione è intervenuto anche il capogruppo di Forza Italia al Comune, Roberto Celano . Il consigliere chiede l’intervento dei parlamentari salernitani «per richiedere una verifica sulla corretta attuazione di quanto previsto dalla normativa nazionale e regionale». Fonte: La Città di Salerno

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