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Case senza strada? Il Comune di Eboli dice sì Primo piano Provincia e Regione 

Case senza strada? Il Comune di Eboli dice sì

Costruttori e residenti del parco Gabbiano non hanno responsabilità: se manca la strada d’accesso la colpa è del Comune di Eboli. Ha dato il consenso, ha incassato gli oneri di edificazione ma poi non ha costruito la strada d’accesso. Dove sono finiti i soldi? Sono passati 14 anni e lo scempio resiste. L’ingresso al palazzo in località Sant’Andrea è una storia di ritardi e di inadempienze comunali. Gli inquilini hanno accettato di pagare il pedaggio di una strada privata piuttosto che citare in giudizio il Comune. La soluzione doveva essere temporanea e invece si trascina da 14 anni. L’ultima riunione nel 2017. Il sindaco Cariello , l’assessore Busillo e altri consiglieri comunali si assunsero la paternità dell’opera, eredità dalla giunta Melchionda , e promisero di trovare una soluzione. La strada è nel piano delle opere triennali ma non è mai stata realizzata. Sui soldi per l’opera e sulla gara d’appalto, però, ancora non ci sono certezze. I 14 anni di attesa rischiano di diventare 20. A pagare il pedaggio privato per tornare a casa sono le 18 famiglie del parco Gabbiano ma anche altri residenti che vivono in ville private: «Sono anni che aspettiamo una soluzione più dignitosa rispetto a questa strada con una sola corsia di marcia, senza pubblica illuminazione, senza telefono, senza gas metano e senza barriere di protezione ». A parlare è l’architetto Elena Della Corte che spesso deve fare i salti mortali per raggiungere i genitori in zona. «La cosa che mi fa sorridere sono i nomi di queste due strade private: Miramare e Bellavista, ossimoro perfetto. Due nomi stupendi per due strade prive di tutto», conclude. In attesa del piano triennale del Comune, la signora Anna D.G., proprietaria della strada, non fa sconti. Pretende il pagamento del pedaggio (10 euro al mese) e ha citato in giudizio 11 inquilini del Gabbiano che non hanno onorato l’accordo privato: «C’è una scrittura privata e va rispettata – spiega l’avvocato Maria Rosaria Ricciardi abbiamo atteso che una parte degli inquilini si mettesse in regola. Di fronte al loro silenzio ci siamo rivolti al tribunale». Villette bifamiliari, residente singole e il parco Il Gabbiano. Il belvedere da S. Andrea è suggestivo ma per raggiungerlo è un’impresa. Se si incrociano due auto di grossa cilindrata, uno dei due conducenti deve invadere gli uliveti privati per far passare chi gli sta di fronte. Lo spazio è limitato, i servizi pubblici non esistono. «Abbiamo ereditato problemi vecchi di 30 anni, dateci il tempo di risolverli », ribatte l’assessore Di Benedetto . Cariello, Saja, Busillo: i residenti fanno l’elenco dei politici incontrati negli ultimi incontri. A scuotere le acque ci hanno provato Luca Paraggio (avvocato) e la moglie Anna Cuomo (amministratrice del “Il Gabbiano”) ma dopo 14 anni la pazienza è finita e il silenzio del Comune non rasserena gli animi. Fonte: La Città di Salerno

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