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Cambia il progetto per il recupero dell’area ex Mcm ad Angri Provincia e Regione 

Cambia il progetto per il recupero dell’area ex Mcm ad Angri

Accelera il lavoro dell’amministrazione per dare nuova vita all’area dell’ex Mcm. Le intenzioni della squadra di governo sembrano quelle di portare a compimento il più rapidamente possibile l’iter burocratico che consentirà ai privati di dare il via ai lavori. Eppure, ad oggi, non sono ancora chiare le modifiche che subirà l’area. A far presente il problema sono stati gli attivisti angresi del Movimento Cinque Stelle, che all’inizio della settimana hanno incontrato il sindaco Cosimo Ferraioli per avere delucidazioni. «Siamo voluti intervenire perché il progetto approvato non ci piaceva – ha spiegato Gerardo Cavallaro – Prevedeva una sorta di parco chiuso, che rischiava di non portare benefici alla comunità e che non rispondeva alle criticità della zona». Il riferimento è al progetto presentato dalla ditta “A.R. Industrie Alimentari s.p.a.” della famiglia Russo , approvato con delibera del 9 aprile 2015 dall’amministrazione di Pasquale Mauri e poi ripreso l’anno successivo dalla squadra di Ferraioli . Ma non sarà quello a vedere la luce sul suolo angrese. «Il sindaco ci ha fatto sapere che l’idea iniziale è stata rimodulata e la cosa ci fa piacere. Il problema ora è che non si sa con esattezza cosa verrà fatto. Lo stesso primo cittadino non ha potuto dirci molto perché a suo dire anche lui non ha ancora visionato il progetto definitivo». Poche quindi le sicurezze su quello che potrebbe essere l’intervento edilizio più significativo realizzato dopo il terremoto. Quello che si sa, però, è che alcune delle preoccupazioni dei grillini non avranno più motivo di esistere. Cavallaro racconta: «Innanzitutto, abbiamo fatto presente che quella è una zona soggetta a ingorghi, quindi la creazione di nuove strutture abitative (oltre 150 quelle che dovrebbero sorgere, ndr ) senza un apposito controllo dei carichi che le strade possono contenere potrebbe essere fatale per l’intera città». Ferraioli su questo avrebbe garantito: nel nuovo progetto è presente anche una strada. Cambia l’area ex Mcm quindi, ma anche il circondario. Non solo case quelle previste nei 64 mila metri quadri in questione, ma anche parcheggi, uffici e spazi verdi. Per il resto, al momento, sembra un progetto al buio. Per attuarlo, si farà ricorso al Piano Urbanistico Attuativo (PUA) di iniziativa privata, uno strumento urbanistico di dettaglio a disposizione dei proprietari degli immobili e dei terreni ricadenti nei comparti di attuazione di piani comunali. Fonte: La Città di Salerno

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