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Biomasse a Baronissi, la centrale bocciata dai giudici del Tar Provincia e Regione 

Biomasse a Baronissi, la centrale bocciata dai giudici del Tar

L’impianto di cogenerazione a biomasse in località Sava di Baronissi non si farà. A stabilirlo è stata la sentenza del Tar, sezione distaccata di Salerno emessa nella giornata di ieri. Il tribunale amministrativo regionale si è pronunciato in merito al ricorso presentato dalla società Cantiere Navale Partenautica srl, che aveva chiesto l’annullamento del provvedimento emesso dal Comune di Baronissi, col quale aveva definito “improcedibile” l’istanza per la realizzazione dell’impianto. L’organo di giustizia amministrativa ha anche condannato alla rifusione, in favore delle amministrazioni resistenti, delle spese di lite. Il Comune di Baronissi, difeso dall’avvocato Marisa Annunziata , ha dunque vinto questa prima battaglia legale. A meno di un eventuale impugnazione della sentenza davanti al Consiglio di Stato, la questione è stata risolta in senso favorevole, soprattutto per i comitati cittadini e per i residenti locali, che hanno messo in atto, in più occasioni, cortei di protesta per manifestare il forte dissenso nei confronti della realizzazione di questo impianto. I principali motivi contestati alla società ricorrente sono stati: il mancato deposito della documentazione richiesta dagli organi preposti con la quale si chiedeva alla società «la valutazione del cumulo di emissioni che i due impianti (quello proposto dalla Cantiere Navale Partenautica srl e dalla ditta Edil Saba, assistiti dall’avvocato Marcello Fortunato ) posti a distanza ravvicinata, andrebbero a produrre; una verifica dell’attuale stato dell’ambiente nell’ambito territoriale interessato, derivante dalla presenza delle attività produttive insediate nell’area e dalle infrastrutture, in particolare dalla presenza del raccordo autostradale e degli impianti di distribuzione carburanti; degli insediamenti abitativi limitrofi ai due impianti con ricognizione delle distanze». A queste motivazioni che hanno spinto l’autorità giudiziaria a respingere il ricorso proposto, si aggiungono altre contestazioni riguardanti una serie di violazioni di articoli di legge che richiamano le disposizioni vigenti in materia di impatto ambientale e procedurale sulla realizzazione di tali impianti, tra cui il «difetto assoluto – si legge in sentenza – del presupposto ed erroneità manifesta, evidenziando come, la ricorrente, avendo depositato una successiva Pas (Procedura abilitativa semplificata) in data 26 giugno 2017 in variante rispetto a quella originaria, avrebbe rinunciato a quest’ultima». È scaturito, di conseguenza, un difetto assoluto di motivazione e di istruttoria con totale carenza dei presupposti secondo cui non è stato valutato alcun interesse pubblico nella realizzazione di quest’opera. Soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Baronissi Gianfranco Valiante, il quale ha sottolineato come «la sentenza del Tar conferma che l’azione del Comune è stata efficace». Fonte: La Città di Salerno

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