Battaglia sull’eredità dell’hotel di lusso a Positano, la prescrizione salva gli imputati
Non ci sarà nessuna novità, reato prescritto. Respinta l’eccezione sollevata dall’avvocato (parte civile) Caterina Biafora sulla legittimità costituzionale per un processo che dopo sette anni e mezzo non ha visto la parola fine. Tra rinvii, giudici che cambiano e covid il dibattimento non ha mai visto neanche una sentenza di primo grado. Lo ha stabilito il giudice Giuseppe Squillaci del Tribunale di Salerno cui era stato presentato ricorso. La storia è quella di un hotel di lusso a Positano, il VillaFranca, e un patrimonio di circa 50 milioni di euro al centro di una battaglia legale tra eredi. Era stata respinta la richiesta di archiviazione e disposta l’imputazione coatta per presunta circonvenzione di incapace del noto albergatore positanese, titolare dell’albergo a 5 Stelle e teatro negli anni di notti mondane. A giudizio erano finiti la sorella del titolare dell’albergo, la nipote e il marito di quest’ultima dopo che il pm aveva chiesto l’archiviazione. Il gip dell’epoca, Donatella Mancini, stabilì invece il processo dopo l’imputazione coatta. Tutto era nato da una denuncia di un nipote per delle anomalie nel testamento per il quale, in un primo momento. erano state lasciate le quote in parti uguali agli eredi