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Autonomia, la Campania detta le regole Politica 

Autonomia, la Campania detta le regole

Parte concretamente l’iter per l’autonomia differenziata anche per la Campania. A Roma per discutere con il ministro per gli Affari regionali, Erika Stefani, il presidente della Campania, Vincenzo De Luca, ha messo sul piatto anche le istanze che arrivano da Sud. «Abbiamo messo dei paletti – ha commentato De Luca dopo l’incontro – e credo che abbiamo il merito di aver contribuito a frenare un percorso irresponsabile verso decisioni che avrebbero effetti irreversibili. Il presupposto è l’unità nazionale che non è negoziabile. I conti, il dare e l’avere – ha spiegato vengono dopo l’identità nazionale. Non spezzettiamo il sistema nazionale sanitario traducendoli in sistemi regionali sanitari. Non spezzettiamo il sistema scolastico nazionale perché è il principale canale di consolidamento di identità nazionale. Ora – ha sottolineato – ci sono le condizioni per ricollocare questo ragionamento, partito in modo sbagliato e anche improduttivo, sul terreno giusto». D’altra parte, «con il ministro Stefani», ha rilevato il presidente, «abbiamo trovato un clima di grande cordialità, serietà e condivisione su alcune questioni fondamentali che abbiamo posto. Abbiamo trovato un atteggiamento positivo, persino inaspettato. E – aggiunge il governatore della Campania abbiamo trovato disponibilità da parte del ministro a creare un fondo di coesione che abbia l’obiettivo di riequilibrare il Nord e il Sud». Per De Luca non bisogna nemmeno cancellare «l’obiettivo storico ideale di recuperare il disavanzo tra Nord e Sud. Perché se lo ha fatto la Germania – ha sottolineato nella conferenza stampa convocata dopo l’incontro col ministro – sarebbe vergognoso che non perseguisse l’Italia questo obiettivo di unificazione nel Paese. I servizi di civiltà devono rimanere un valore identico per tutti i cittadini italiani». Fonte: La Città di Salerno

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