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ATTENTATO DELLE BRIGATE ROSSE A TORRIONE: ANNIVERSARIO L'Avvocato risponde 

ATTENTATO DELLE BRIGATE ROSSE A TORRIONE: ANNIVERSARIO

Non solo chi, come chi scrive e che visse quei tragici momenti di una nazione martoriata e della profonda ferita inflitta alla nostra città, prova un profondo senso di tristezza: a tutte le generazioni che sono venute dopo quel “brutto pomeriggio del 26 agosto 1982” viene ricordato ogni qualvolta che, passando per Torrione, si legge il nome della “Piazza Vittime del Terrorismo”.
Fu un periodo in cui, più che in altri, si era completamente perso il contatto con la realtà della civile convivenza e del rispetto delle istituzioni: anzi, proprio attaccando quelle istituzioni ed i loro rappresentanti, si tentava di consolidare un processo eversivo, che però vide un’assurda commistione tra terrorismo, mala vita organizzata e frange di una politica sporca.

Anche in questa occasione, ripercorrendo quei tristi eventi storici con l’avvocato Simone
Labonia, vogliamo approfondire gli aspetti legali e normativi che regolano tali problematiche.

Nel corso degli anni sono sempre stati emanati provvedimenti atti a frenare l’attività terroristica ma, dopo il gravissimo attentato di Parigi del 2015, il nostro Governo ha emanato il d.l. 7/2015, allo scopo di adeguare l’ordinamento interno rispetto alle prescrizioni del diritto sovranazionale.
Tali misure sono riferite agli istituti di diritto penale, del sistema di prevenzione, del diritto processuale e dell’ordinamento giuridico. Attivate nuove fattispecie incriminatrici, come solitamente avviene nei casi di attuazione di una legislazione “reattiva”, per avviare logiche di anticipazione rispetto all’intervento punitivo.
In tal senso si erano anche pronunziati il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ed il Parlamento Europeo.
Il provvedimento del nostro Governo ha focalizzato essenzialmente le attività di addestramento e trasferimento dei soggetti, da coinvolgere in azioni terroristiche.
Ciò per coadiuvare il difficile operato dei Servizi di Informazione e della Polizia Giudiziaria, coordinati dalla Procura Nazionale Antimafia.

Il d.l. è stato successivamente convertito nella legge 43/2015.

L’articolo 270 del Codice Penale configura le condotte con finalità terroristiche, che sono tutti quei comportamenti compiuti allo scopo di intimidire le popolazioni e costringere i poteri politici a compiere, o ad astenersi, da attività di normale gestione della nazione: di destabilizzare o distruggere strutture costituzionali, politiche e sociali del paese, all’unico scopo di creare insicurezza e sfiducia nelle istituzioni nazionali.

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