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Astrazeneca, l’Ema: “No alla seconda dose con un altro vaccino” Primo piano 

Astrazeneca, l’Ema: “No alla seconda dose con un altro vaccino”

Dopo il blocco del vaccino anti-Covid di AstraZeneca, la domanda che molti si stanno ponendo in queste ore è: “Posso ricevere la seconda dose di un vaccino diverso da quello che mi è stato somministrato?” A rispondere a questa interrogazione è Armando Genazzani, professore ordinario di Farmacologia all’università del Piemonte Orientale e rappresentante italiano nel Comitato per i medicinali a uso umano (Chmp) dell’Agenzia europea del farmaco Ema.

Non ci sono controindicazioni, ma gli studi sono in corso e per ora i vaccini sono autorizzati con la seconda dose della stessa casa” dice Genazzani in un’intervista a ‘La Stampa‘.

Ieri l’Agenzia italiana del farmaco ha sospeso in via precauzionale l’uso del vaccino AstraZeneca in Italia. “Viviamo una campagna storica – spiega Genazzani – e vaccinando tante persone può succedere che qualcuno non stia bene per motivi casuali. Non dimentichiamo che i decessi sospetti sono pochi, mentre per il Covid solo ieri sono morte 354 persone“.

La sospensione del vaccino AstraZeneca spiega il Professore “è un’azione congiunta di Italia, Francia e Germania a scopo precauzionale, deciso per non ledere la fiducia nella campagna. Se Paesi e Regioni si muovono in ordine sparso, il cittadino non sa più a chi dare ascolto. L’Ema sta raccogliendo tutti i dati e si pronuncerà una volta per tutti“.

La casa produttrice del vaccino AstraZeneca parla di 15 trombosi e 22 embolie su 17 milioni di vaccinati: “Sono segnali da non sottovalutare – osserva il farmacologo – la farmacovigilanza si occupa di valutare se tali eventi siano correlati alla vaccinazione. Gli studi svolti fin qui e l’uso in Inghilterra suggeriscono che non ci sia nesso, ma ogni evento avverso va approfondito“.

Chi si è vaccinato con AstraZeneca – domandano –  deve temere conseguenze? “L’eventuale correlazione sarebbe rara e il rapporto rischi-benefici resterebbe positivo, – risponde Genazzani, che aggiunge – mia moglie si è vaccinata ieri“.

La speranza – dice l’esperto – è che si chiarisca tutto e aumentino i rifornimenti, così da vaccinare entro settembre il 70% degli italiani. Penso ci sia stato troppo ottimismo nella capacità produttiva iniziale – riflette l’esperto del Chmp Ema – ora però si sta recuperando“.

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