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Articolo su approfondimento sentenze. ASSEGNO DI MANTENIMENTO AI FIGLI MAGGIORENNI L'Avvocato risponde 

Articolo su approfondimento sentenze. ASSEGNO DI MANTENIMENTO AI FIGLI MAGGIORENNI

Una volta a settimana ci impegniamo nell’approfondimento di sentenze, partorite dai più disparati organismi giudiziari, in maniera non particolarmente tecnica, per fare in modo che, questo genere di nozioni, possano essere conosciute e valutate anche dai non operatori del settore.

La separazione tra coniugi e la corresponsione dell’assegno di mantenimento per i figli, è sicuramente un argomento di particolare interesse popolare, in considerazione dell’alto numero di separazioni e divorzi che, ogni anno, pongono fine ad una molteplicità di rapporti coniugali.

Capita spesso, però, che la corresponsione dell’assegno di mantenimento deciso dal giudice, non corrisponda al reale convincimento di chi lo deve pagare, soprattutto quando lo stesso è destinato al beneficio di figli maggiorenni, seppur non ancora economicamente autonomi. A volte capita che i figli si adagino su posizioni di comodo, sfruttando la possibilità di disporre di una cifra, spesso di non facile reperimento per il genitore erogante. Citerò in questo articolo solo una sentenza della Cassazione Civile, ovvero la numero 17183/2020, nota ai più come sentenza “anti bamboccioni”, che è diventata pietra miliare per una pletora di successive sentenze di merito, che ne hanno seguito le orme.

Tutti questi pronunciamenti, che sono diventati ormai giurisprudenza consolidata, pongono in chiaro che, i figli maggiorenni, hanno diritto ad un contributo economico, solo se non hanno ancora completato un corso di studi o non abbiano avviato una autonoma organizzazione di vita. Ma se ciò deriva da un atteggiamento abulico e non costruttivo e se, la conduzione della propria esistenza non è caratterizzata da quel “merito”, che oggi è diventato ulteriore motivo di controversia politica, il genitore non è più tenuto a corrispondere dette somme.

Non si tratta di mancanza di amore genitoriale, ma è una giusta impostazione, che tende a far sì che, ogni essere vivente, sia meritevole di disposizioni assistenziali, ma non ne approfitti.

Per maggiori informazioni è possibile richiedere la consulenza specialistica dei legali dello Studio Legale Labonia.

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