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Alla ASL Salerno un milione in più all’anno per la riabilitazione Attualità 

Alla ASL Salerno un milione in più all’anno per la riabilitazione

Un milione di euro in più alla ASL Salerno per la riabilitazione. Lo ha deliberato la Regione su sollecitazione della stessa ASL, ed è una buona notizia per tutti gli abitanti della provincia di Salerno. I tetti di spesa saranno rideterminati, il che significa più prestazioni, più possibilità di curarsi, più servizi. Il perché è chiarito nella stessa delibera regionale che richiama la nota del DG della ASL, Mario Iervolino, del 10 settembre. In quella nota si spiegava che la ASL Salerno ha la spesa procapite per la riabilitazione “più bassa rispetto alle altre ASL della regione”, e che ciò “determina una carenza del fabbisogno territoriale non coperto da sufficienti risorse”. Insomma, un’ingiustizia. Ecco quindi la delibera che incrementa i fondi a disposizione. Eppure proprio chi lanciò, lo scorso aprile, la battaglia per equiparare la ASL Salerno alle altre, il direttore del Centro Studi Villa dei Fiori dr. D’addino, è soddisfatto solo a metà. Perché? “Chiariamo subito – risponde – che bisogna ringraziare chi questo risultato l’ha determinato, il DG del ASL Iervolino e il DG per la Salute della Regione Postiglione. A loro va detto grazie”. Sì, però… “Ecco – risponde D’addino – il però è nei numeri. Numeri che andiamo ripetendo da mesi e che sono semplicissimi”. Ce li dica allora. “La spesa procapite media della regione Campania è di 38 euro, quella di Salerno era di 33 euro, ossia ad ogni abitante della ASL Salerno venivano dati per la riabilitazione 5 euro in meno del dovuto. Siccome parliamo di più di un milione di abitanti la cifra tolta ai cittadini della ASL Salerno per la riabilitazione era di oltre 5 milioni. Sono numeri pesanti”. Non c’è dubbio. Infatti la vicenda denunciata dal Centro Studi riempì le pagine dei giornali, ci fu a maggio una interrogazione del consigliere Tommaso Pellegrino, furono coinvolte sia la ASL che la Regione. Ora però arriva la delibera regionale. Ma dati i numeri però non sembra rimettere del tutto le cose a posto, giusto? “Giusto, lo fa in parte – spiega D’addino – perché la spesa procapite per la ASL Salerno ora passa a 34 euro. Un euro in più di prima, ma sempre 4 in meno rispetto ai 38 della media regionale”. Che moltiplicato per gli abitanti significa 4 milioni… “Esatto – risponde D’addino – mancano quindi ancora quattro milioni”. “Ripeto – aggiunge il direttore – la delibera è un segnale importante il cui merito va riconosciuto a chi lo ha reso possibile. Però è ovvio che la sperequazione rimane ed è forte, troppo forte. Non è accettabile che i cittadini di questa ASL debbano avere 4 milioni di terapie, cure, assistenza in meno rispetto a quelle che gli spettano.” Quindi? “Quindi salutiamo con favore il primo passo, ma continueremo a batterci perché questa sperequazione venga superata del tutto e non solo per un quinto. Lo faremo, come sempre, al fianco delle istituzioni, con i cittadini e con gli operatori nel nome degli stessi principi dichiarati dal Governatore De Luca”. Vale a dire? “Uso le sue parole. Quando De Luca denunciò che i campani hanno dal fondo sanitario nazionale 30 euro in meno rispetto a Lazio e Lombardia e 42 in meno rispetto a Veneto o Emilia, disse ‘si diano ai campani le stesse risorse che si danno agli altri’. Aveva ragione. Ecco, diciamo la stessa cosa per i campani di Salerno”

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