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Accadde oggi: il 30 settembre 1943 la cacciata dei nazisti da Napoli con le 4 giornate Attualità 

Accadde oggi: il 30 settembre 1943 la cacciata dei nazisti da Napoli con le 4 giornate

Accadde oggi: il 30 settembre 1943, 80 anni fa, la rivolta portò i suoi frutti con la cacciata dei soldati tedeschi: sono le quattro giornate di Napoli, un episodio storico di insurrezione popolare avvenuto nel corso della seconda guerra mondiale tramite il quale, i civili, con l’apporto di militari fedeli al cosiddetto Regno del Sud, riuscirono a liberare la città partenopea dall’occupazione delle forze armate tedesche. L’avvenimento, che valse alla città di Napoli il conferimento della medaglia d’oro al valor militare, consentì alle forze alleate di trovare al loro arrivo, il 1º ottobre 1943, una città già libera dall’occupazione nazista, grazie al coraggio e all’eroismo dei suoi abitanti ormai esasperati ed allo stremo per i lunghi anni di guerra. Napoli fu la prima, tra le grandi città europee, ad insorgere con successo contro l’occupazione nazista. Per tutto il primo quadriennio di guerra 1940-1943, Napoli fu sottoposta a durissimi bombardamenti da parte delle
forze alleate, che causarono ingenti perdite in termini di vite
umane anche tra la popolazione civile. Si calcola che oltre 25.000 furono le vittime di questi attacchi indiscriminati
alla città, per non menzionare i danni ingentissimi al patrimonio artistico e culturale (il 4 dicembre 1942 fu
semi-distrutta la Basilica di Santa Chiara, mentre solo nel
bombardamento del 4 agosto 1943 perirono oltre 3.000 persone; circa 600 morti e 3.000 feriti si ebbero invece per
lo scoppio della nave Caterina Costa nel porto, il 28 marzo 1943). Con l’avanzata degli alleati nell’Italia meridionale, gli esponenti dell’antifascismo partenopeo (tra cui Fausto Nicolini e Adolfo Omodeo), iniziarono a stabilire più stretti contatti con i comandi alleati richiedendo la liberazione della
città.

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