You are here
A Napoli per “Ancora Italia” con il libro del professore Diego Fusaro Attualità Politica 

A Napoli per “Ancora Italia” con il libro del professore Diego Fusaro

Lezione magistrale del  Professor Diego Fusaro a Napoli. Ieri presso il ristorante 53 in Piazza Dante a Napoli,  Fusaro ha presentato il suo ultimo lavoro “Odio la resilienza. Contro la mistica della sopportazione”.  L’intervento di Diego Fusaro è stato introdotto dall’Avvocato Mario Gallo, Segretario Nazionale di Ancora Italia, di cui il Professor Fusaro è l’ideologo. L’Avvocato Gallo ha presentato brevemente il partito Ancora Italia, e la sua ideologia che raccoglie il meglio della tradizione politica italiana, operando una sintesi tra i due massimi pensatori del 900, Giovanni Gentile e Antonio Gramsci. Gallo sottolinea l’importanza di aver ritrovato una forma “partito” per fare politica. Invero questo contenitore consente di inquadrare una visione complessiva, organica, della realtà. Un movimento, frammentato e disomogeneo, non ha questa possibilità. La grande importanza data alla formazione, con la scuola politica di partito, consentirebbe la formazione una classe dirigente meno legata all’ego e più proiettata al servizio della collettività, superando le contraddizioni emerse con l’ingresso al potere dei movimenti. Il Professor Fusaro ha presentato la tesi sostenuta nel suo ultimo lavoro. Partendo dal concetto di “resilienza”,  la qualità dei metalli di ritornare alla forma originale dopo un urto, e dallo stesso concetto applicato alla psicologia, ossia un processo di adattamento interiore al cospetto di eventi della vita inevitabili, la dottrina neoliberale ne estende l’applicazione a fenomeni sociali non inevitabili. Partendo dall’assunto che le condizioni esterne di vita sono date ed immodificabili, anche se asimmetriche ed ingiuste, l’unica possibilità che l’individuo ha è quella di adattare se stesso all’ambiente esterno.  Se le condizioni di vita non sono modificabili è perché viviamo nel migliore dei mondi possibili. A questo proposito l’autore cita “Le Candide” di Voltaire in cui già venne ironicamente affrontata e smontata questa affermazione. Il paradigma che l’elite neo-liberale applica al mondo non è più quella del “government”, ma quella della “governance”, ossia la rispondenza dei  soggetti alle indicazioni che provengono dall’elite. Al modello “governance”, non serve più la politica, ma i tecnici. La persona che non riesce ad adattarsi al mondo deve essere considerato un disadattato da avviare ai servizi di salute mentale per un processo di ricondizionamento. La resilienza va intesa quindi come un’accettazione passiva delle scelte sociali operate dall’elite, contrapposta alla partecipazione democratica attiva che invece pretende di modificare  e superare le contraddizioni del sistema.  L’esempio tipico di persona resiliente è Paperino che, pur attraversando guai e problemi in continuazione, continua a sorridere e ad andare avanti. Ben si comprende come i gruppi dominanti vorrebbero che la società fosse composta solo da persone “resilienti”. Contrapposto ad esse Fusaro propone la figura di Spartaco, l’uomo che contende il terreno al potere  e che potrebbe anche arrivare alla rivoluzione per modificare lo stato delle cose, se ingiusto.

scritto da 







Related posts