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Salerno, raid all’Arcigay: allarme della Boldrini Cronaca Primo piano 

Salerno, raid all’Arcigay: allarme della Boldrini

I vetri infranti sono cosparsi a terra, il portone di ferro sembra essere stato perforato da una lingua di fuoco che lo ha piegato come fosse compensato. È come se un vento devastante fosse entrato nella sede dell’Arcigay “Marcella Di Folco” nel cuore del centro storico, in vicolo Fasanella. Nessuno, dal palazzo di fronte, ha sentito nulla, eppure è stato forzato un portoncino e i vetri della seconda porta sono stati mandati in frantumi. Dentro, bottiglie e oggetti contundenti di vario genere. Nessuna scritta o sigla è lasciata per rivendicare l’irruzione vandalica. Su quale sia l’effettiva dinamica dell’episodio indaga la Digos, che dovrà stabilire se si è trattata di un’intimidazione di carattere politico oppure di un caso di vandalismo fine a se stesso, legato alla violenza minorile e ad alcuni gruppi di giovani del quartiere.

La visita di Laura Boldrini. A dimostrare subito e concretamente la propria vicinanza agli attivisti e ai simpatizzanti del circolo salernitano è arrivata ieri pomeriggio l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini . «Di chi sia la firma non sta a me stabilirlo – commenta la parlamentare di Leu – e lo stabilirà la magistratura. Ma a me sembra che si sia trattato di un atto intimidatorio. Potevano rubare computer, stampanti, ma nulla è stato toccato. Invece sono stati mandati in frantumi le porte di vetro ed è stata rotta la parte esterna. Nel Paese c’è un clima pesante di oscurantismo, di intolleranza, e questo clima, purtroppo, può arrivare anche a manifestarsi con questi atti dimostrativi ma comunque antidemocratici. Non si capisce perché vandalizzare la sede di un comitato quando in quel comitato si ragiona e si parla di un tema importante per la nostra società, di unioni civili, di omosessuali, di come cambia la nostra società. Cercare di impedire che questo avvenga vuol dire andare a minacciare un assetto democratico». Fonte: La Città di Salerno

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