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Ucraina, una donna di Bucha: “‘Non evacuavano, sparavano” Attualità 

Ucraina, una donna di Bucha: “‘Non evacuavano, sparavano”

“L’orrore nel nostro villaggio è cominciato il pomeriggio del 4 marzo, quando una ventina di tank russi hanno attraversato questa strada incolonnati e hanno cominciato a sparare con i kalashnikov all’impazzata sulle nostre case e sulle macchine che incrociavano, schiacciandole. Non evacuavano, sparavano. E con alcuni tank hanno sfondato le case”. È quanto Tamara racconta a Bucha, in Ucraina, all’inviato dell’ANSA sul posto. “Dal 10 marzo – racconta il prete della chiesa ortodossa del villaggio – arrivano decine di corpi a tutte le ore ogni giorno. Finora ne ho contati 68: donne, uomini, bambini, molti non identificabili per i colpi inferti ai loro corpi martoriati”. “I parenti delle vittime possono venire qui solo adesso perché prima i soldati russi non lo permettevano”, ha aggiunto. (Ansa)

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