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Virtus Arechi Salerno, è stata comunque un’annata da ricordare Basket Sport 

Virtus Arechi Salerno, è stata comunque un’annata da ricordare

E’ stato un viaggio straordinario, costellato da sorrisi, emozioni e qualche lacrima che – pur volgendo per alcuni istanti gli occhi al cielo – non può né deve essere celata. Un’avventura fantastica, vissuta da protagonisti nel corso di una stagione agonistica che ha raccontato qualcosa in più di mera pallacanestro giocata. Un romanzo la cui trama ha saputo tenere tutti ma proprio tutti con il fiato sospeso, nel corso di una annata da ricordare, quella che ha visto la Virtus Arechi Salerno gettare sempre e comunque il cuore oltre l’ostacolo, battagliare contro tutto e tutti e conquistarsi i favori di una piazza che dopo tanto, troppo tempo torna finalmente a respirare le magiche atmosfere dello sport che tende ad alture infinite. Ed allora, è il momento dei fotogrammi di un passato che è al contempo presente ma anche futuro, in un crogiolo spazio-temporale nel quale gli echi di un PalaSilvestri gremito in ogni ordine di posto rimano con il supporto encomiabile degli stessi sostenitori salernitani pronti a sobbarcarsi la trasferta di gara-3 in quel di Pescara, trascinati da quell’insostenibile dose di orgoglio e senso di appartenenza che porta a non smettere di incoraggiare i propri beniamini. Malgrado una sconfitta cocente ed una serie probabilmente compromessa. Malgrado la sorte avversa, malgrado un sogno accarezzato ma destinato a sfumare. Malgrado tutto. E allora è proprio il caso di dirlo: questa Virtus esce a testa altissima – al termine dei quaranta minuti di gara-4 del PalaElettra che consegnano ad una superlativa Amatori il pass per la Final Four di Montecatini Terme – da una stagione che colloca la città di Salerno ora come non mai sulla cartina geografica del basket nazionale, di certo il successo più significativo a cui il sodalizio caro al patron Nello Renzullo potesse ambire al termine del secondo anno di attività sportiva sul territorio. Al PalaElettra i padroni di casa sono stati capaci di imporsi col punteggio finale di 91-86, al termine di una vera e propria “corrida” che ha visto le due squadre darsi battaglia sempre e comunque nel segno della massima sportività per quello che può opportunamente essere definito come un vero e proprio spot per la pallacanestro tricolore. Ci ha provato fino in fondo la Virtus Arechi Salerno, brava a comandare le operazioni nei primi dieci minuti di gioco (19-24), vittima di un black-out nel secondo quarto (parziale pescarese di 30-12) ma capace di rientrare prepotentemente nella contesa, complice un secondo tempo interpretato da grandissima squadra che tuttavia non è bastato a riportare la serie finale nel catino annunciato del PalaSilvestri.  Finisce ad un passo dal grande sogno, dunque, la stagione blaugrana che resta comunque superlativa, al netto delle motivazioni sopra fornite ed in ossequio al principio mai banale in virtù del quale oltre a ciò in cui ci si imbatte al termine della corsa, un peso specifico rilevante è costituito anche e soprattutto dalle emozioni percepite nell’atto in questione. Emozioni ancora vivide, destinate ad accompagnare un futuro che potrà e certamente saprà riservare tante soddisfazioni. Il basket è ufficialmente tornato in città ed il meglio deve ancora venire.

mm

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