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Villa dei Fiori, domani terza fiaccolata per protestare contro il Comune di Nocera Inferiore e la delibera attesa da sette anni Provincia Provincia e Regione 

Villa dei Fiori, domani terza fiaccolata per protestare contro il Comune di Nocera Inferiore e la delibera attesa da sette anni

“Neanche il Natale può fermarci”. Lo scrivono i lavoratori del Comitato di lotta autogestito di Villa dei Fiori che di nuovo, per il terzo martedì di seguito, attraverseranno le strade della città, da via De Conciliis al palazzo comunale, con le loro fiaccole, i loro cartelli, la loro rabbia e il loro entusiasmo. Martedì 7 dicembre erano 300, quello successivo oltre 400. “La città è con noi – dicono – il sindaco è invece contro i lavoratori. Lo scriveremo sui nostri cartelli che il motto del sindaco è ‘me ne frego’, devono saperlo tutti. Perché lo scandalo vero è che al Comune non gliene importa nulla, non solo del lavoro e della salute, ma neanche del suo statuto”. Per questo hanno deciso di chiedere che venga tolto dallo statuto l’articolo 38. È L’articolo che sancisce il diritto dei cittadini di presentare istanze e proposte, purché con almeno 500 firme, e il dovere del Comune di esaminarle al massimo entro 60 giorni iscrivendole al primo punto dell’odg del Consiglio Comunale. “La nostra istanza – spiegano al Comitato – è stata presentata l’8 giugno scorso con 1559 firme e il Comune da allora non ha fatto niente di niente. Solo per caso, da una lettera inviata alla Casa di cura e a noi per conoscenza, abbiamo scoperto che la delibera per la nostra istanza non è mai neanche esistita. Sappiamo però che hanno chiesto alla Casa di Cura cose farneticanti, riferite ad autorizzazioni mai chieste, ma di questo si stanno occupando gli avvocati del Centro”. “Chiediamo – aggiungono – al Prefetto, al Sindaco, al presidente del consiglio comunale, a tutti, che l’art. 38 dello Statuto di Nocera venga abolito perché ingannevole. Lo ha detto il segretario generale del comune scrivendo, in pratica, che possono fare come vogliono, insomma che le nostre firme non servono a niente”. E infatti i lavoratori si sono rivolti ufficialmente all’ANCI, al Prefetto e al Ministero degli interni per chiedere un’ispezione sul comportamento del Segretario generale, oltre che sul dirigente competente. “La finissero – aggiungono – di prendere in giro i cittadini e abolissero quell’articolo, dichiarino pure che il Comune non è dei cittadini ma è cosa loro”. Con ironia un membro del comitato si spinge oltre: “Il simbolo d Nocera – dice – non dovrebbe essere più la pianta di noce con i frutti d’oro ma quello delle tre scimmiette che non vedono, non parlano, non sentono. Lo rappresenta perfettamente”. La rabbia, infatti, è anche per non essere mai stati ascoltati in tutti questi mesi. “Sono sempre fuggiti dal confronto – dicono – anche il dirigente Califano, quello che ha scritto le lettere secondo noi farneticanti, di fronte all’architetto della Casa di cura che voleva spiegargli i fatti si negava dicendo ‘non mi dica niente architetto… non mi dica niente…’, ma è possibile trattare così una vicenda vecchia di sette anni bloccata solo per una delibera del Comune? Per noi no”. E così domani, dalle 17, saranno di nuovo per le strade di Nocera e poi a stazionare sotto il palazzo del Comune.

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