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Vicenda Villa dei Fiori, sindacati tra rabbia e sconforto Provincia e Regione 

Vicenda Villa dei Fiori, sindacati tra rabbia e sconforto

Villa dei Fiori, sindacati tornano sul piede di guerra. Abbiamo letto un “Tavolo dei sindaci – caso Villa dei Fiori- rischio occupazionale”. “La nostra reazione- scrivono e replicano Cisl e Uil nella lettera ai sindaci, tra cui Pagano di Roccapiemonte, e al prefetto Russo- è stata un misto di rabbia e sconforto. Ci siamo sentito traditi. In quella nota troviamo le stesse parole e gli stessi argomenti di oltre due mesi fa. Sapete bene che all’incontro del 5 agosto il Distretto 60, offendendovi nel vostro ruolo, non si è presentato e non si è nemmeno giustificato. Sapete bene che in quella sede l’impegno preso con noi è stato quello per cui avreste subito riconvocato l’incontro pretendendo rispetto, e che avreste continuato a farlo imperterriti fino a quando il Distretto non avesse onorato i suoi doveri presentandosi. Di questo non è successo nulla. E ora, due mesi dopo, ci troviamo di fronte a una lettera che sembra la fotocopia di quella di allora, come se il tempo si fosse fermato. Ma il tempo non si è fermato, purtroppo. Per i lavoratori il rischio della disoccupazione è sempre più concreto, per i pazienti è sempre maggiore la negazione del diritto alla cura. Eppure sembra che non importi a nessuno. C’è chi neanche ha voluto ascoltarci, con un silenzio che significava “fate pure la vostra fine, non ci importa”. Voi invece ci avete detto “vi ascoltiamo e interveniamo”. È quasi meglio l’indifferenza di chi non ci ha ascoltato. Perché in voi abbiamo creduto, confidato, sperato. E ora ci sentiamo traditi. La vostra, per quanto tardiva, non è una convocazione autorevole, decisa, consapevole della gravità e dell’urgenza della situazione. È esattamente il contrario. Non c’è neanche una data, con la conseguenza che se ci sono voluti ben due mesi per una seconda “non convocazione”, ci vorrà una vita per fissare un appuntamento a cui, ci scommettiamo, saranno più gli assenti che i presenti. E a cui Ds60 non verrà.
Nel frattempo la situazione diventerà sempre più grave, Il Ds 60 continuerà, ingiustamente, a negare a Villa dei Fiori ciò che concede agli altri centri. Fino a quando i lavoratori verranno licenziati. Allora, lei e molti altri, verrete ad esprimerci la vostra inutile solidarietà. Sarà troppo tardi. La nostra disperazione e la nostra rabbia saranno ancora più grandi, sapendo che ciò che si poteva fare non è stato fatto. Neanche da coloro, nostri rappresentanti, in cui avevamo creduto. Sappiate però che in noi non c’è nessuna rassegnazione (quella indifferente rassegnazione che invece troviamo nella vostra nota). Continueremo a batterci contro un’ingiustizia che vuole ridurci sul lastrico senza alcun motivo e contro ogni legge. Lo dobbiamo alle nostre famiglie”.

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