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Vicenda confini, Carpentieri: difendiamo la storia di Sant’Egidio del Monte Albino Provincia Provincia e Regione 

Vicenda confini, Carpentieri: difendiamo la storia di Sant’Egidio del Monte Albino

“Non c’è bisogno di ribadire che la Sentenza del Consiglio di Stato sulla Zona Contestata vada rispettata. Come tutti, l’ho letta, ne conosco il contenuto e, purtroppo, il valore”, scrive il consigliere regionale di Fratelli d’Italia ed ex Sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino Nunzio Carpentieri . “Tuttavia le sentenze spesso non hanno un’anima. E l’anima che manca a questa sentenza è l’anima della nostra città, l’anima della nostra gente, di quella che vive nella Zona Contestata, ma anche di tutte le donne e gli uomini di Sant’Egidio. Un’anima che tutti noi, insieme e con convinzione, non possiamo non rivendicare e difendere.

Ecco perché sono arrabbiato: in quell’area della città, che non c’è dubbio sia sempre stata nostra, abbiamo investito, in tanti anni, tutte le nostre energie. Abbiamo investito in servizi, in interventi di urbanizzazione, in sviluppo industriale e commerciale. Abbiamo approvato un PUC con un’azione amministrativa che rivendico con orgoglio, perché ce lo chiedevano gli imprenditori e a loro abbiamo dato risposte importanti adottando quello strumento urbanistico. Abbiamo fatto di tutto, perché avevamo una visione di crescita e di sviluppo per quella zona della città. Che, ripeto, è nostra per ragioni storiche, culturali, identitarie, amministrative e per altre mille ragioni ancora.

Al Sindaco di Pagani, rispettosamente, dico che noi non possiamo arrenderci di fronte al tentativo, sia pure legittimo, di cancellare questa storia. E che quella porzione di territorio non è mai stata paganese e non può diventarlo così, di punto in bianco. Noi lo impediremo con tutti i mezzi legittimi che abbiamo a disposizione. Lo stanno facendo i cittadini e il Comitato Restiamo a Sant’Egidio; lo sta facendo l’Amministrazione comunale; l’ho fatto io da Sindaco, sin dal 2008, lo sto facendo ancora e lo farò, con determinazione e fermezza.

Domenica sarò in piazza a Orta Loreto anche io, per partecipare alla mobilitazione, pacifica ma determinata, promossa dal Comitato. Sono certo saremo in tanti, per difendere l’anima della nostra città”.

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