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Vicenda Aeroporto: quando la propaganda politica ha memoria corta… Cronaca Primo piano 

Vicenda Aeroporto: quando la propaganda politica ha memoria corta…

Troppo facile parlare ora. Troppo facile criticare un governo da meno di un anno in carica. E’ di questa mattina l’ultimo “attacco” di politici locali all’operato del governo giallo-verde in merito alla questione Aeroporto Salerno Costa d’Amalfi. Vero è che ormai manca davvero l’ultimo tassello, ossia la firma del Ministro Toninelli al decreto di concessione definitiva della gestione totale. Tanto è vero che nei mesi scorsi la società di gestione Aeroporto di Salerno SPA ha inviato una diffida in tal senso al Ministro.
Ma verrebbe da chiedersi dove erano questi politici nell’ultimo ventennio quando sono stati letteralmente sprecati soldi pubblici pur di effettuare operazioni “politiche” alquanto improvvisate e senza una strategia commerciale e di marketing affinchè queste operazioni potessero avere una valenza dal punto di vista turistico e di ricaduta economica sul territorio.
Siamo nell’estate del 2008 e l’operazione “Orion Air”, costata tantissimo, viene interrotta dopo appena 4 mesi a causa della fine dei contributi pubblici.
Seconda operazione finita al vento fu quella di Alitalia nell’autunno del 2011. In questo caso di disastri furono più grandi con un esborso di circa 4 milioni di euro per far fronte al pagamento in vuoto/pieno di un aeromobile che copriva tratte nazionali, come la Salerno-Milano Malpensa, ad orari e prezzi fuori mercato, nonostante il contributo per sedile fosse full.
E sempre la politica è stata cieca in questi ultimi anni non avendo la capacità di attrarre o supportare operatori che, pur senza contributi pubblici, hanno fatto di tutto per poter portare traffico passeggero sull’aeroporto con operazioni charter in quanto, benchè se ne dica, l’attuale pista è in perfetti condizioni per poter operare anche con aeromobili di grandezza superiore a 100 posti.
Pertanto, nell’ottica dello sviluppo e lancio definitivo di questa infrastrutturale, vitale per il territorio della provincia di Salerno, ma anche per la Lucania e l’alta Calabria, ci si dovrebbe rendere conto che è ora di smetterla di fare campagne politiche contro chi si trova dall’altra parte ed invece sostenere, tutti insieme, la conclusione di un iter che oramai dura davvero da troppo tempo e che ha messo in stand by tutta la filiera turistica che ne potrebbe trarre dei benefici neanche lontanamente immaginabili.
Piuttosto che criticare ciò che si ha davanti, a volte sarebbe meglio guardarsi indietro per vedere cosa si è stati capaci di non fare nel passato.

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