L’ex CT poi traccia un bilancio della stagione a Salerno: “Sono soddisfatto, la società mi aveva chiesto di ricostruire. Io credo di aver gettato il seme perché questa squadra possa tornare competitiva, facendo capire cos’è la cultura del lavoro e ritagliandoci un posto importante nel campionato. Certo, fa rabbia restare in zona promozione per 4 mesi di fila e poi sciupare tutto proprio nell’ultima giornata”. Ventura individua nella mancanza di continuità di risultati e nella poca attenzione difensiva le cause del mancato raggiungimento degli spareggi promozione: “È mancata in alcuni momenti la continuità di rendimento, abbiamo buttato via punti in modo incredibile: penso all’1-1 col Pisa, al 3-3 con la Cremonese, all’assurda sconfitta con l’Ascoli. Abbiamo subito troppi gol in modo ingenuo, ma le responsabilità sono collettive, come spesso accade, inutile parlare di episodi”. Nel corso del torneo la Salernitana ha alternato grandi prestazioni ad altre sottotono: “L’equilibrio dei numeri in realtà è figlio di troppi alti e bassi. Per capirci: siamo stati capaci di fare 3 gol al Crotone, 4 al Pordenone e poi perdere partite in modo incredibile. Soprattutto abbiamo sofferto il lockdown, ripartire per noi è stato piuttosto complicato. Ma così non cerco alibi, sia chiaro”.
Domani il turno preliminare tra Chievo ed Empoli darà il via ai playoff: “La Serie B è sempre stata difficile e imprevedibile – afferma Ventura – L’Empoli, che è uno squadrone ricostruito in gennaio, si è qualificato per il rotto della cuffia. La Cremonese, che in questi anni ha fatto investimenti importanti, è rimasta fuori”. Tra i meriti riconosciuti all’ex allenatore del Torino quello di aver valorizzato molti calciatori nella rosa granata: “Vero, vogliamo parlare proprio di Maistro che veniva dalla C e gioca nell’Under 21? O di Lombardi che si è rilanciato dopo anni difficili e ora viene cercato dai club di Serie A? O di Djuric arrivato in doppia cifra? O degli altri giocatori in orbita Lazio che sono cresciuti, come Karo, Cicerelli, Kiyine?”. Il mister ha legato anche molto con la piazza, alla quale augura il meglio: “Salerno è una piazza molto esigente e ambiziosa, capace di portare 20 mila persone allo stadio. Merita di arrivare in alto”. A stretto giro la Salernitana dovrà decidere il successore di Ventura: “Mi auguro che il lavoro svolto possa servire perché sono convinto di aver messo fondamenta solide per il futuro”. E il futuro dell’ex CT: “Adesso sono pronto a ripartire, ho sempre il sacro fuoco di lavorare. La libidine non manca. L’età non conta…“. (fonte Salernitana News)