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Ventotto anni fa la morte di Agostino Di Bartolomei

Sono passati 28 anni da quel 30 maggio 1994, da quando una tragedia scosse il mondo del calcio. L’calciatore di Roma, Milan e Salernitana Agostino Di Bartolomei, morì a Santa Maria di Castellabate. Tanti dubbi furono chiariti quando venne ritrovato un biglietto che l’ex calciatore aveva lasciato: “Mi sento chiuso in un buco”, recitava il messaggio. Di Bartolomei si sentiva vittima di un mondo, quello del calcio, che non lo considerava più nonostante l’ottima carriera da calciatore.

Lui che, in campo come nella vita, era un tipo taciturno, schivo, silenzioso. Quella riservatezza apprezzata da tutti, compagni ed avversari, che lo ricordano ancora con affetto dopo tantissimi anni di distanza. Di Bartolomei, romano e romanista, è stato uno dei primi simboli della romanità poi proseguita con le grandi stelle del recente passato. Dopo le giovanili in giallorosso, ben 12 anni in prima squadra, esclusa la parentesi di Vicenza del 1975-1976. Finì fuori dai piani del club capitolino nel 1984, quando passò al Milan non nascondendo la delusione per essere stato “scaricato”. Chiuse la carriera con Cesena e con la  Salernitana dove conquistò la serie B che mancava da 24 anni. Poi l’addio al calcio e il ritiro a vita privata. Quindi la bruttissima notizia arrivata dal Cilento quel 30 maggio di 28 anni fa.

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