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Vende telescopio sul web ma il suo conto viene svuotato: nei guai un salernitano truffatore e 2 complici Cronaca Provincia e Regione 

Vende telescopio sul web ma il suo conto viene svuotato: nei guai un salernitano truffatore e 2 complici

Pubblica inserzione sul web per vendere un telescopio professionale ma anziché ricevere soldi si è ritrovato il conto alleggerito per  3.300 euro. Il truffatore è salernitan, nei guai insieme a due complici. . E’ stato contattato da un sedicente acquirente che oltre a mostrarsi molto interessato all’acquisto si è detto disponibile per effettuare immediatamente il pagamento. L’unica richiesta avanzata dall’acquirente è stata relativa al metodo di pagamento concordato con la modalità della ricarica del conto attraverso l’utilizzo del bancomat. L’operazione era infatti possibile solo attraverso una postazione ATM

In contatto telefonico con l’acquirente la vittima, un 48enne abitante a Rubiera, nel Reggiano, recatosi a eseguire l’operazione su indicazione dell’interlocutore effettuava una serie di operazioni ma anziché ritrovarsi accreditati i soldi si vedeva il conto svuotato per ben 3.300 euro. Le operazioni che via telefono gli spiegava l’interlocutore avevano ricaricato tre postepay tra cui quella dell’indagato e altre di due complici prestanome. A questo punto il falso acquirente chiudeva la conversazione non rispondendo più al malcapitato 48enne. Quest’ultimo materializzato di essere rimasto vittima di una truffa si rivolgeva ai carabinieri della stazione di Rubiera formalizzando la relativa denuncia. I carabinieri rubieresi raccolta la denuncia avviavano le indagini. Dopo una serie di riscontri tra l’utenza telefonica dove veniva intavolata la trattativa e dove venivano date le indicazioni per il prelievo del contante, e le carte dove erano stati versati i soldi, i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sugli indagati: un 29enne salernitano che aveva portato a compimento la truffa e due suoi complici intestatari delle carte dove erano confluiti i soldi  una 45enne di Cinisello Balsamo (MI) e  un 32enne pisano. Nei confronti dei tre  venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di concorso in truffa per la cui ipotesi di reato venivano denunciati

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