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Vaccino, De Luca: “Di questo passo la Campania sarà vaccinata per il 2023” Attualità Primo piano 

Vaccino, De Luca: “Di questo passo la Campania sarà vaccinata per il 2023”

Per quanto riguarda i vaccini, a febbraio, secondo la programmazione comunicata, per De Luca “la Campania avrà circa 180 mila persone vaccinate tra febbraio e l’inizio del mese. Se andiamo con questo rimo, per arrivare a 4,6 milioni impiegheremo tutto il 2021, tutto il 2022 e parte del 2023 – avverte De Luca – evitiamo di dire stupidaggini, parliamo un linguaggio di verità: sulla base dell’attuale distribuzione, in Campania in 10 mesi se tutto va bene vacciniamo un un milione e seicentomila persone. E non stiamo parlando degll’effetto-variante”. Ancora una volta, il governatore sottolinea: “Non possiamo consentirci comportamenti irresponsabili”.

L’ospedale Cotugno è stato scelto insieme allo Spallanzani per la sperimentazione del vaccino italiano Reitera, fa sapere De Luca: “Il Cotugno è una nostra eccellenza”.

C’è preoccupazione, per De Luca, per la situazione in Costiera Amalfitana dopo la frana dei giorni scorsi. “E’ una gravità assoluta, una emergenza nazionale”. De Luca chiede al “Governo di intervenire subito. Si blocca la vita di una intera comunità , non possiamo avere per mesi e mesi una situazione in cui non può passare una ambulanza. Chiediamo la nomina di un commissario, dobbiamo decidere in poche ore le cose da fare. Domani ci sarà una riunione al Genio Civile per valutare insieme se non sia possibile avere un intervento di straordinaria urgenza per ripristinare i collegamenti stradali”, aggiunge.

De Luca aveva aperto il suo consueto sermone del venerdì parlando del presidente del Consiglio incaricato Mario Draghi: “E’ una personalità di grande rilievo e respiro internazionale, da quando ha iniziato a lavorare abbiamo respirato aria nuova dopo un decennio di demagogia fatta di incompetenza. La nomina di Draghi è stato un colpo d’ala da parte di Mattarella. Costringe tutte le forze politiche a fare i conti con la realtà, con i propri limiti e le proprie contraddizioni”. Il governatore non ha risparmiato bordate all’indirizzo dei Cinque Stelle e del Pd. “Se questo incarico serve a determinare una presa di consapevolezza per tutte le forze politiche, bene. Ma aspetterei prima di suonare le campane a festa. Draghi dovrà fare un percorso di guerra, avrà un primo bombardamento quando presenterà la lista dei ministri. Ma abbiamo una personalità che per la sua storia ci dà credibilità in Europa e nei mercati finanziari. Ho avuto un moto di solidarietà per quest’uomo votato al martirio. In questi due anni abbiamo visto cose che noi umani mai avremmo immaginato di vedere”.

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