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Ucraina, De Luca: “Germania e Italia i Paesi più a rischio per il gas” Attualità 

Ucraina, De Luca: “Germania e Italia i Paesi più a rischio per il gas”

“Abbiamo davanti agli occhi le immagini drammatiche della guerra in Ucraina. Voglio esprimere a nome di tutti la nostra solidarietà più profonda al popolo ucraino, a quelli che stanno vivendo in queste ore momenti drammatici, alle famiglie che vengono sconvolte, ai profughi che cominciamo a trovare in fuga dai territori di appartenenza. Solidarietà  piena e profonda sperando che la guerra non si scarichi sui civili in maniera drammatica”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nella sua consueta diretta social del venerdì. “Per tutti noi un risveglio amaro, non avremmo mai immaginato di ritrovare immagini viste in resoconti della Seconda guerra mondiale. Ci sono stati conflitti in Europa in questi anni, nell’ex Jugoslavia conflitti e barbarie e pulizia etnica come Srebenica, i bombardamenti in Serbia. Ma mai un’immagine così  violenta e pesante messa in campo da grande potenza militare come la Russia”.  Secondo De Luca, insomma, la Russia ragionerebbe nei decenni, ma colpirà in maniera immediata l’Europa, in particolare due Paesi: l’Italia  e la Germania. “Siamo noi i più esposti in quanto dipendenti dal gas russo e insieme siamo i Paesi che esportano di più tecnologie di precisione in Russia: noi subiremo un danno per le esportazioni, mentre gli Usa, sanzioni o no, non avranno nessun danno. Invece l’Europa e in particolare noi e e la Germania avremo gravi conseguenze”. Secondo De Luca l’Italia non dovrà allontanarsi neanche un attimo dalla Nato e dall’Europa, ma dovrà porre ai suoi partners il problema: “Dobbiamo essere solidali nel momento in cui tutti mettiamo sanzioni alla Russia, ma va pretesa la stessa solidarietà anche quando dobbiamo aiutarci tutti a reggere le difficoltà economiche: se la Russia ci interrompe la fornitura di gas, ad esempio, tutti i Paesi dovranno aiutare noi e la Germania, usando le risorse accumulate”. Secondo il Governatore, la guerra ha fatto tornare in evidenza il problema della mancata autonomia italiana: “Siamo dipendenti dai paesi esteri per il 95% per le forniture energetiche: non possiamo difendere l’autonomia o la libertà”, ha ribadito De Luca che dunque auspica mosse strategiche in tal senso, affinchè l’Italia conquisti una sua autonomia.

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