You are here
Truffe sugli acquisti, in 5 a processo tra Valle dell’Irno e Castel San Giorgio Provincia e Regione 

Truffe sugli acquisti, in 5 a processo tra Valle dell’Irno e Castel San Giorgio

Affronteranno il processo, con accuse, a vario titolo, dì truffa e falso, i 5 imputati raggiunti dal decreto di citazione a giudizio per aver messo le mani su merce e carichi di varia natura: Costantino Cucciniello, Lucia Cuomo di Nocera Superiore, Luigi Devastato, Demetrio Pellegrino di Fisciano e Davide Gabriele Rusolo sono accusati di aver architettato un raggiro. La Cuomo, in particolare, risponde di aver acquistato cinque cellulari con 7 sim card con altrettante utenze, addebitando il costo su una MasterCard, senza pagare il corrispettivo, nel suo ruolo di titolare di una società, la “Douglas Pel srl”. Insieme a Cuciniello, che si fingeva un inesistente “Gianni bandi”, a Rusolo e Pellegrino, si presentava telefonicamente alla “General Tractor” di Bazzane, acquistando un gruppo elettrogeno, versando un acconto, stipulando il leasing e ordinando l’apparecchio da oltre 30mila euro: la consegna saltava solo perché la vittima mangiava la foglia, richiamando il suo autista dopo  aver verificato lo stato della Cuomo- scrive La Città-, con protesti per degli assegni emessi. Il trucchetto, con l’alias “Gianni Landi”, pure a danno di un’altra società, con sede in Napoli, richiedendo materiale per arredo uffici. Al primo nome fasullo si aggiungeva un altro alias, “Luigi Meda’’, che richiedeva computer, notebook, tablet e altri oggetti e e complementi di arredo, per 26mila euro, con un’ulteriore richiesta di finanziamento: i beni acquistati in realtà non venivano pagati, con questo meccanismo, finendo nei locali messi a dispo sizione dal gruppo per la custodia della merce di provenienza delittuosa, da commercializzare di nuovo. L’asse delle truffe era sempre a Castel San Giorgio, con il periodo compreso tra dicembre 2015 e gennaio 2016, con l’asse con Cimitile, in provincia di Napoli. Il terzo capo d’accusa riguardava una truffa ad una società di Milano, per acquisto di materiale elettronico del valore di oltre 15mi- la euro. Infine, la Cuomo risponde di evasione fiscale, per ricavi non dichiarati e per l’evasione dell’Iva, con fatti riferiti al 2013: per tutti i singoli capi d’accusa, riguardanti episodi di truffa messa in atto facendo sparire riferimenti e merce acquistata con frode, parte il processo davanti al giudice mono- cratico del tribunale di Nocera Inferiore

scritto da 







Related posts