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Truffa con una ricarica Postepay: raggirati due tabaccai a Cava de’ Tirreni Cronaca Primo piano Provincia e Regione 

Truffa con una ricarica Postepay: raggirati due tabaccai a Cava de’ Tirreni

Truffa da 900 euro con una ricarica Postepay: raggirati due tabaccai a Cava de’ Tirreni.  Si tratta della tabaccheria-edicola Baldi, di via De Filippis. I carabinieri sono sulle tracce del malvivente che ha raggirato i proprietari dell’esercizio, fornendo documenti falsi per una ricarica postepay effettuata e mai corrisposta ai titolari.

Il fatto si è verificato nella giornata di mercoledì, intorno alle 17.30. A raccontare l’accaduto in quanto vittima del raggiro – dopo aver sporto regolare denuncia presso la locale tenenza dei carabinieri di via Pasquale Atenolfi – è stata la signora Assunta Pastore, moglie del titolare. «Il ragazzo è entrato in negozio chiedendo di fare una ricarica postepay – ha raccontato la donna ai Carabinieri – ma dato che non era censito nel sistema informatico, gli ho chiesto di attendere che sbrigassi gli altri clienti considerato che la procedura era un po’ lunga. Il giovane ha atteso con pazienza e poi ho provveduto ad effettuare la ricarica chiesta di 895 euro, dopo aver opportunamente chiesto la carta d’identità del giovane e il codice fiscale del destinatario. Non ho chiesto subito di essere pagata in quanto il ragazzo mi ha detto che avrebbe dovuto fare una seconda ricarica, quindi avremmo fatto un solo conto. Peccato però che al momento di effettuare la seconda operazione, il codice fiscale non risultava corretto. Il ragazzo mi ha chiesto quindi di uscire per chiedere delucidazioni a un presunto parente che lo attendeva fuori, io nel frattempo sono stata distratta dal telefono e il giovane è fuggito senza pagare». Accortasi del raggiro, la signora Pastore ha immediatamente allertato il marito (in quel momento non presente nell’esercizio) e si è poi rivolta ai carabinieri per sporgere denuncia. I militari della locale Tenenza hanno i provveduto ad avviare le indagini accertando, in prima istanza, che i documenti di riconoscimento esibiti dal ragazzo erano evidentemente falsificati. Dalle immagini di videosorveglianza dell’esercizio, inoltre, è stato possibile effettuare un immediato riscontro visivo dei connotati del giovane e, dal primo codice fiscale della ricarica postepay risalire, invece, al destinatario dei soldi. Ora, i carabinieri, sono sulle tracce del truffatore ipotizzando che sia stato aiutato da almeno un complice con il quale si teneva in contatto, via cellulare, nell’attesa che la titolare della tabaccheria provvedesse ad effettuare la ricarica e con cui, dopo il colpo, si è allontanato a bordo di un’automobile parcheggiata poco distante dalla tabaccheria.

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