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Truffa alle assicurazioni bis, altri 3 indagati Cronaca Provincia e Regione 

Truffa alle assicurazioni bis, altri 3 indagati

Conclusione delle per tre indagati per truffa a danno di una compagnia, con un artifizio realizzato per ottenere indebitamente il risarcimento, un uomo di Salerno, uno di Nocera Inferiore residente a Bracigliano e un altro originario di Cava de’ Tirreni: tra loro, è coinvolto anche un carabiniere precedentemente in servizio alla compagnia di Mercato San Severino, poi trasferito ad altra sede, con l’attività investigativa ricollegata indirettamente ad un altro filone, più ampio, che aveva ipotizzato ulteriori casi di raggiri dello stesso tenore, con altri 4 militari coinvolti a vario titolo. In questo singolo episodio ricostruito dagli inquirenti, c’è ipotizzato un sinistro stradale tra un scooter e una Fiat Multipla, con due degli indagati a bordo del due ruote e il terzo in auto quale conducente. I fatti si riferiscono al settembre scorso, data in cui è indicato l’avvenuto incidente, con tanto di dinamica nero su bianco, la responsabilità ascritta al guidatore della vettura e la sottoscrizione di un modello per la constatazione amichevole dell’incidente, allegando alla documentazione anche i relativi referti medici. La società titolata al risarcimento, la Reale Mutua-scrive la città – , era stata raggiunta dalla relativa richiesta di risarcimento danni, con l’incartamento predisposto in ogni dettaglio poi seguito da un lavoro di verifica: la dinamica, le indicazioni e i referti presentavano delle anomalie, successivamente appurate dalla Procura di Nocera Inferiore, che coordina l’attività investigativa delle forze dell’ordine: la falsa dinamica del sinistro è rappresentata al centro del fascicolo curato dal sostituto procuratore Davide Palmieri . Il singolo procedimento si ricollega ad un diverso filone in cui la Procura ha già presentato richiesta di processo, con la richiesta di rinvio a giudizio presentata dagli inquirenti per altri 12 coinvolti in un più ampio giro di raggiri e falsi sinistri finalizzati ad ottenere illegittimi pagamenti da parte delle compagnie assicurative. In quest’indagine compaiono anche quattro carabinieri, con le indagini volte sul campo dai carabinieri della Compagnia di Mercato San Severino. L’indagine per i militari imputati aveva anche in quel caso comportato l’immediato trasferimento dal reparto: quei militari rispondono di reati commessi nell’esercizio delle loro funzioni, per aver redatto relazioni di servizio fasulle, per sinistri apparentemente verificatosi a Baronissi e Mercato San severino, dichiarando di esser stati testimoni dell’incidente, con le successive richieste di risarcimento, i referti ospedalieri e le ulteriori presentazioni di fatture per prestazioni fisioterapiche alla compagnia Unipolsai.

Nel procedimento sono coinvolte persone con ruoli di avvocati, con un legale sotto accusa per falsa autentica di una firma sul mandato contro la società assicurativa Fata, un medico per aver firmato un falso certificato medico attestando una lesione poi direttamente smentita dalla paziente nell’interrogatorio della polizia giudiziaria, e dei testimoni fasulli, che a loro volta avevano dichiarato di essere presenti sui luoghi di incidenti, a ricostruire sinistri non avvenuti o con circostanze e dettagli esagerati o non rispondenti al vero. Sotto accusa era finito n medico in servizio presso l’ospedale di Mercato San Severino, per falsa attestazione di una lesione conseguente ad un sinistro tra una vettura di servizio dei carabinieri e un’altra macchina, con un certificato a diagnosticare lesioni fasulle. Le ferite e le lesioni documentate, le testimonianze e i dettagli degli incidenti sono risultati non sussistenti alle prime verifiche, con la conclusione delle indagini preliminari seguita ora dalla richiesta di processo presentata dal pubblico ministero Roberto Lenza all’attenzione del gip.

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