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Tratta dei migranti nella Piana del Sele, alla sbarra 45 imputati: c’è anche l’ex consigliere comunale di Eboli Provincia e Regione 

Tratta dei migranti nella Piana del Sele, alla sbarra 45 imputati: c’è anche l’ex consigliere comunale di Eboli

Al via il processo, davanti ai giudici della Corte di assise di Salerno, sul caporalato ad Eboli e nella Piana del Seie. Ieri, nella prima udienza celebrata nell’aula bunker, si sono costituite le parti con l’ammissione delle prove per aggiornare il processo tra alcune settimane, quando saranno ascoltati i primi testimoni: i carabinieri che effettuarono le indagini culminate nel blitz scattato a marzo dello scorso anno con 27 arresti domiciliari, 8 obblighi di dimora ed altre persone indagate a piede libero. Davanti ai giudici dell’assise (tra i capi d’imputazione la riduzione in schiavitù, la cui competenza è proprio di tale corte) ci sono 45 imputati accusati, a vario titolo, dì ipotesi di reato che vanno dall’associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento e sfruttamento dell’immigrazione clandestina,alla
intermediazione illecita e sfruttamento di lavoratori con o senza permesso di soggiorno, alla riduzione in schiavitù e tratta di persone. Tra gli imputati anche il commercialista Pasquale Infante, ex consigliere comunale, che -scrive il Mattino oggi in edicola-secondo le accuse avrebbe seguito, personalmente o attraverso il suo studio, le pratiche di interesse del sodalizio criminale, ma anche molti imprenditori della zona (finiti sotto processo) che si sarebbero messi a disposizione per le false richieste di assunzione connesse alle domande flussi, mentre ad esserne promotore era Hassan Amezghal, con altri connazionali. Sarebbe stato proprio l’Hassan, secondo gli inquirenti, a fornire le informazioni necessarie relative alle domande flussi ritenute «ideologicamente false».

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