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Tassa sui rifiuti, Salerno tra le prime città più care in Italia Primo piano 

Tassa sui rifiuti, Salerno tra le prime città più care in Italia

Salerno quinta in Italia come pagamento della tassa sui rifiuti. Gli italiani pagano in media 300 euro l’anno di tariffa rifiuti, appena un euro in più rispetto al 2018. Ma in quasi la metà (51) delle 112 province italiane sono stati riscontrati aumenti, contro le 34 in cui la tariffa è diminuita. La regione dove il servizio costa meno è il Trentino Alto Adige (190 euro l’anno), dove però si è registrato l’aumento più elevato a livello regionale (+3,9%) dopo la Basilicata (+7,9%). A livello comunale invece i due estremi sono al sud: Catania la città più cara (504 euro l’anno), Potenza la più economica (121 euro).
I dati sono il frutto dell’indagine dell’Osservatorio prezzi e tariffe di Cittadinanzattiva. E’ stata presa come riferimento una famiglia tipo composta da tre persone e una casa di proprietà di 100 metri quadrati.
Le regioni in cui la Tari è diminuita nel corso dell’ultimo anno sono davvero poche: il Lazio (-2%, con Roma che cala del 4,1%), l’Emilia Romagna con un -0,8%, le Marche (-1,4%), la Sicilia (-1,3%) e la Valle d’Aosta, dove la diminuzione è stata la più consistente con il -2,3%. Chiude la Campania con -0,2%, dato poco consolante dal momento che la regione è ancora la più cara d’Italia con una tariffa media annua di 421 euro. ’indagine ha tenuto conto anche della percezione che hanno i cittadini: due su tre (il 68,2%) ritengono di pagare troppo. E tra le prime quattro regioni, tre sono del sud: Sicilia (83,4%), Umbria (80,2), Puglia (79,2) e Campania (78,4). Solo il 28,2% degli italiani pensa che la tariffa sia adeguata al servizio, con punte del 66% nella provincia autonoma di Bolzano, 48% in quella di Trento e 43% della Lombardia.
Interessante anche l’analisi che è stata fatta sulle carte dei servizi. Si tratta di documenti molto importanti, con i quali l’amministrazione e l’azienda si prendono impegni nei confronti dei cittadini, cartine di tornasole anche per valutare la trasparenza nei confronti dei contribuenti. Quello che emerge è sconfortante: solo 6 comuni su 10 l’hanno elaborata o resa disponibile. Un Comune su tre non spiega neanche quale tipo di raccolta effettua e solo metà si prende impegni sulla frequenza della raccolta. Ancora più raro (meno della metà, il 47%) è che i cittadini possano sapere quanto spesso vengono igienizzati i cassonetti, pulite le strade (37%) o svuotati i cestini per strada (25%).
Meno della metà delle carte dei servizi spiegano ai cittadini se il ritiro a domicilio dei rifiuti ingombranti è gratis o a pagamento ma, perlomeno, quasi tutte forniscono informazioni su come smaltire in modo corretto alcuni rifiuti particolari come i Raee, gli oli esausti o le batterie scariche.

I DIECI CAPOLUOGHI PIÙ CARI
Capoluogo
Tari 2019
Catania
504 €
Cagliari
490 €
Trapani
475 €
Benevento
471 €
Salerno
467 €
Napoli
455 €
Reggio Calabria
443 €
Siracusa
442 €
Agrigento
425 €
Messina
419 €

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