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Tagli ai fondi per il Sud: spariti 800 milioni di euro Politica Primo piano 

Tagli ai fondi per il Sud: spariti 800 milioni di euro

Il Governo taglia 800 milioni dal fondo di coesione, mettendo in pericolo molte opere finanziate dall’Europa. E, perciò, suona il campanello d’allarme soprattutto al Sud e nel Salernitano, dove a rischio potrebbe essere anche il potenziamento della Salerno- Avellino. Per il momento, è bene ricordarlo, sono solo ipotesi, in quanto le modalità della sforbiciata saranno rese note solo in seguito. Ma tutti sono già sul chi va là e la delegazione parlamentare salernitana è pronta a dare battaglia. L’unico che non appare preoccupato il deputato della Lega, Gianluca Cantalamessa, che lancia acqua sul fuoco delle polemiche: «Ci saranno altre misure – spiega – che non metteranno in pericolo nessuna infrastruttura. Avremo voluto, sin da subito, preoccuparci di più degli investimenti infrastrutturali, ma ci siamo trovati in una situazione un po’ complicata, tra debiti pregressi e milioni d’italiani sotto la soglia di povertà che ci hanno dettato le priorità. Abbiamo fatto una serie di misure a sostegno delle fasce più deboli ed è chiaro che è stato necessario reperire le risorse, senza aumentare le tasse». Non la pensa allo stesso modo il parlamentare di Forza Italia, Gigi Casciello, che evidenzia come ci sia «grande preoccupazione per le opere che si devono realizzare al Sud». «Il taglio ai fondi di coesione è una scure – aggiunge – che s’abbatte sul Mezzogiorno, a conferma che questo è un Governo che per il Sud non ha alcuna sensibilità. Il Sud è l’area del Paese che ha più bisogno di infrastrutture, in quanto non c’è sviluppo senza grandi opere. E questa è la manovra finanziaria perfetta per la decrescita felice rincorsa dai 5 Stelle: tutti più poveri, tutti con meno bisogni e tutti infelici». Critico, per usare un eufemismo, è pure il deputato del Partito democratico, Piero De Luca. Fonte: La Città di Salerno

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