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Sposato da tre giorni va in Argentina per lavoro, da 5 mesi non può ricongiungersi con la moglie a Salerno a causa del covid 19. La disperazione di un editore/scrittore Attualità Italia e Mondo Primo piano 

Sposato da tre giorni va in Argentina per lavoro, da 5 mesi non può ricongiungersi con la moglie a Salerno a causa del covid 19. La disperazione di un editore/scrittore

Dal 10 gennaio è a Buenos Aires e a causa del covid 19 non può rientrare in provincia di Salerno per ricongiungersi con la moglie con la quale aveva convolato a nozze appena tre giorni prima: ha scritto alla Farnesina ma non ha ricevuto risposta. Ora il titolare di una casa editrice argentina, e scrittore, ha inviato una lettera alla nostra redazione.

“Mi chiamo Fabián D’Antonio, sono argentino di nascita, ma di origini italiane, poiché i miei nonni emigrarono all’inizio del Novecento a Buenos Aires. In Argentina sono il titolare della Casa Editrice Fabro, dirigo il Centro Culturale “El Gran Lío” e sono autore di vari libri. Da qualche anno, data la mia attività lavorativa, faccio molti viaggi verso l’Europa: Grecia, Spagna, Inghilterra, ma soprattutto in Italia. Qui ho conosciuto la mia attuale moglie. Un giorno ho fatto un annuncio di lavoro nelle reti sociali per cercare una collaboratrice in Italia; è così che ci siamo conosciuti con Myriam. Dopo tre anni di fidanzamento abbiamo contratto matrimonio civile il ​​7 gennaio di quest’anno in Italia; viviamo in un paese nella provincia di Salerno. Ma per motivi di lavoro, il 10 gennaio sono dovuto rientrare a Buenos Aires per occuparmi di alcune questioni legate alla mia attività editoriale, tra cui la preparazione della Fiera Internazionale del libro che si sarebbe dovuta realizzare tra il 28 aprile e il 18 maggio nella capitale Argentina. Il mio rientro era previsto per metà marzo per ricongiungermi con mia moglie, ma la pandemia globale da Covid-19 ha causato, oltre i gravissimi problemi sanitari, anche la chiusura delle frontiere.
La situazione è complessa, sono stato a casa mia tutto il tempo rispettando le normative vigenti; con pochissima attività commerciale, separato dalla mia famiglia italiana e con l’incertezza di quando potrò viaggiare di nuovo e riabbracciare mia moglie e i miei parenti. Inoltre, la situazione del Covid-19 in Europa è in netto miglioramento, il che mi consentirebbe di avviare il mio lavoro editoriale e compensare le perdite che stiamo subendo in Argentina.
Ho scritto alla Farnesina Argentina ma non ho avuto risposta. L’Argentina è un paese avanzato in questioni dei Diritti Umani. Nella Lettera di Dichiarazione Universale, afferma che: “La famiglia è il nucleo naturale e fondamentale della società e ha il diritto di essere protetta dalla società e dallo Stato”. L’unità familiare è un diritto fondamentale riconosciuto e tutelato dall’ordinamento italiano e che trova pieno riconoscimento anche per gli stranieri che desiderino riunirsi ai propri familiari. Il ricongiungimento familiare è uno strumento essenziale per permettere la vita familiare, in quanto contribuisce a creare una stabilità socioculturale che facilita l’integrazione nello Stato, permettendo quindi di promuovere la coesione economica e sociale. Comprendo le difficoltà che questo virus ha provocato nel mondo e rimpiango le molte morti che si stanno generando. D’altra parte, la vita continua e abbiamo bisogno di rimetterci in piedi con la dignità del lavoro, l’affetto e i valori della famiglia”.

Fabian D’Antonio

 

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