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Spari contro il pastore a Mercato San Severino, condannato un 35enne di Salerno Cronaca 

Spari contro il pastore a Mercato San Severino, condannato un 35enne di Salerno

Un anno di reclusione per Gennaro Milito, rispetto ai 4 chiesti dal pm, pastore accusato di aver sparato colpi di fucile contro un altro pastore per questioni di sconfinamento del pascolo. Il 35enne originario di Salerno nell’agosto del 2015, in concorso con altri due soggetti stralciati dal procedimento, raggiunse il rivale nella zona, e ad una distanza di circa dieci metri lo colpì con quattro colpi: il primo raggiunse il bersaglio al volto e alla spalla, facendolo rovinare al suolo, mentre gli altri tre andarono a vuoto, fortuitamente, evitando solo per un caso guai più seri. I botti, con un’arma caricata a pallini, accompagnarono l’avvicinamento di Milito, il quale non disse una parola, se non una stringata minaccia: il contendente doveva andar via da lì perché quel terreno era per loro, dove loro erano i componenti del suo gruppo, tutti familiari. Lo sconfinamento, in particolare, riguardava un gregge di pecore: l’imputato- difeso dall’avvocato Stefania Pierro- non voleva che le pecore pascolassero sul terreno in località Spiano di Mercato San Severino utilizzato dalla sua famiglia per il pascolo. Per questo, dopo precedenti episodi, prese il fucile a pallini e sparò contro C. A. di Mercato San Severino. Il responsabile finì in manette, dopo le lesioni riportate e la contesa scatenata per il pascolo. Il gregge non doveva essere portato lì: questo il succo dell’aggressione armata, con l’omicidio sfiorato e il processo conclusosi ieri a Nocera Inferiore. I carabinieri intervenuti effettuarono l’arresto del sospetto ed effettuarono la perquisizione domiciliare, nella quale sequestrarono una cartuccia calibro 12 marca Vinchester e gli abiti indossati da Montuori. Milito, condannato a pagare anche 4mila euro alla vittima, fu a sua volta sottoposto alla prova dello stub da personale della sis del comando provinciale di Salerno, con l’ulteriore sequestro di 2 fucili calibro 12, regolarmente detenuti, compatibili con l’arma utilizzata per l’azione di fuoco. Ma non fu tentato omicidio.

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