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Sondaggio, il partito di Renzi cala al 2,4%, Forza Italia ritorna sopra il 10. Lega in flessione Attualità Politica 

Sondaggio, il partito di Renzi cala al 2,4%, Forza Italia ritorna sopra il 10. Lega in flessione

Secondo un sondaggio di Pagnoncelli per il Corriere della Sera, il motivo principale della crisi di governo viene attribuito dal 44% al desiderio di Renzi di inseguire gli interessi del proprio partito o quelli personali (la percentuale sale al 52% tra coloro che dichiarano di avere capito) mentre il 16% ritiene che dipenda da questioni di merito da ricondurre a posizioni molto diverse tra Italia viva e le altre forse della maggioranza su questioni importanti; il 9% attribuisce la crisi ad uno scontro personale tra Renzi e Giuseppe Conte e il 6% alla volontà del premier di inseguire i propri interessi personali.Un italiano su quattro appare disorientato e non è in grado di dare una risposta. I giudizi più severi su Renzi provengono, come era lecito attendersi, dagli elettori del Partito democratico e del Movimento 5 Stelle, mentre tra gli elettori del centrodestra, pur prevalendo le responsabilità attribuite a Renzi (per interessi di parte o questioni di merito), risulta più elevata la quota di coloro che ritengono che la crisi dipenda da Conte o da uno scontro personale tra i due. Ed è interessante osservare che una parte di coloro che avevano dichiarato di non aver compreso i motivi della crisi attribuisce le responsabilità a interessi di parte di Renzi, presumibilmente per ragioni pregiudiziali.

 

Nel complesso il 43% è del parere che l’esperienza del governo Conte debba continuare, mentre il 36% ritiene che sia arrivata al capolinea e il 21% non ha un’opinione. La crisi al momento non sembra avere riflessi sulle valutazioni dell’operato del governo e del presidente del Consiglio, infatti l’indice di gradimento dell’esecutivo (calcolato come sempre escludendo coloro che non si esprimono) si attesta sullo stesso livello del mese di dicembre (49) e quello di Conte (56) diminuisce di un punto. Gli orientamenti di voto fanno registrare l’aumento di quasi un punto rispetto a dicembre di Forza Italia (10,2%), che dal maggio del 2018 non otteneva un risultato a due cifre nei sondaggi; al contrario Fratelli d’Italia diminuisce di un punto (15%) e la Lega, pur permanendo in testa alle preferenze con il 23,1%, è in flessione dello 0,4%. La progressiva crescita di FI negli ultimi quattro mesi sembra denotare un aumento nel centrodestra della componente più moderata, probabilmente indotto dalle inquietudini per il contesto economico e sanitario. Il Pd si mantiene al secondo posto in graduatoria con il 19,9% (-0.3%), seguito dal Movimento 5 Stelle con il 16,3% (in crescita di 0,3%). Tra le altre forze politiche si segnala l’aumento di Sinistra italiana/Leu (3,5%) e Azione (3,3%) e la flessione di 0,6% di Italia viva (2,4%) che al momento non sembra beneficiare in termini di consenso dall’apertura della crisi di governo.

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