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Sigilli al ristorante Modo di Salerno, decide il giudice Cronaca 

Sigilli al ristorante Modo di Salerno, decide il giudice

Sono momenti di attesa per i proprietari del “Modo”, il ristorante nei pressi dello stadio Arechi sequestrato sabato notte dai carabinieri del Nas per l’eccessivo numero di persone all’interno del locale e perché non era autorizzato ad aprire una discoteca. Il gip del tribunale di Salerno deve decidere se convalidare o meno il sequestro preventivo eseguito dai carabinieri in coordinamento con la procura. Nel caso di convalida, decisione probabile, sarà richiesto l’immediato dissequestro visto che il locale è autorizzato come ristorazione e bar per 200 persone e gli imprenditori hanno ammesso la leggerezza di aver fatto entrare più persone, impegnandosi a non superare i limiti di capienza e a valutare la richiesta di un’autorizzazione per la discoteca, avendone il locale i requisiti. Il capitolo, dunque, resta ancora aperto. Intanto cresce la preoccupazione in città tra molti gestori di ristoranti, bar e diversi locali dove si balla e si tiene una musica ad alto volume. Ieri pomeriggio, un incontro tra l’assessore Dario Loffredo e il dirigente comunale alle attività produttive Alberto Di Lorenzo ha messo appunto la strategia del Comune di Salerno: «Abbiamo deciso l’accelerazione delle verifiche e delle autorizzazioni per tutti gli imprenditori seri che vogliono investire nella movida – ha ricordato Di Lorenzo – Ovviamente chi non vuole rispettare le regole troverà sbarrate le porte del Comune. Ribadiamo che non ci saranno sconti o lassismi in particolare sul numero delle persone che possono accedere nei locali nel rispetto della normativa vigente: la sicurezza non è scambiabile con nulla. L’ufficio è inoltre già a lavoro per ridefinire i livelli di musica diffondibile negli ambienti esterni e interni ai locali». Molti gestori di locali sottolineano che le violazioni contestate in questi giorni sono comuni e quindi chiedono un atteggiamento più indulgente ma il dirigente comunale replica: «Mi giungono voci su richieste di atteggiamenti più morbidi nelle verifiche e nella valutazione dei requisiti secondo il vecchio adagio “così fan tutti”. La risposta non può essere che un no. A Salerno non saranno tollerati operatori che non rispettano le regole. La nostra città vuole una movida sicura, esempio di impresa sana. Altri comuni si assumeranno le loro responsabilità. Ovviamente è necessario che le forze dell’ordine facciano controlli anche in altre città per evitare una concorrenza sleale sulla pelle degli avventori». Il Comune, dunque, non intende fare dietrofront e i controlli continueranno. Fonte: La Città di Salerno

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