You are here
Sequestro palazzetto dello Sport a San Severino, esposto ad Anac e procura di Giovanni Romano Provincia Provincia e Regione 

Sequestro palazzetto dello Sport a San Severino, esposto ad Anac e procura di Giovanni Romano

Sequestro del cantiere per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport di Mercato San Severino, è polemica nella città della valle dell’Irno ed a sollevarla è il consigliere comunale di opposizione, già sindaco della città, Giovanni Romano che attacca l’amministrazione comunale attraverso manifesti pubblici, presentati, inoltre, esposti alla Magistratura e all’Anac.

Romano, “Un palazzone a tutti i costi: perché?

“Mercoledì 27 febbraio il consiglio comunale ha approvato con i voti della maggioranza, che sostiene l’amministrazione, un progetto presentato da una impresa privata non Sanseverinese che ha proposto di realizzare un nuovo palazzetto dello sport ricevendo in cambio la gestione per circa 40 anni della struttura e la concessione edilizia per costruire, in via Aldo Moro, un palazzone di oltre 25 metri con tanti appartamenti da vendere. – si legge nel manifesto – Prendendo a pretesto la provvidenziale chiusura del palazzetto dello sport che ha privato i nostri giovani di un servizio e sulla quale chiederemo sia fatta chiarezza, l’amministrazione comunale consente una gigantesca speculazione edilizia il cui impatto ambientale sarà enorme. Perché l’amministrazione comunale ha voluto fortemente avviare questa procedura senza attendere l’esito del contenzioso ancora in corso con il precedente appaltatore dell’opera e non ha fatto nulla per concluderlo con una transazione non onerosa per il comune? Perché non si è voluto tenere conto che, a norma di legge, l’opera non può essere realizzata con le modalità scelte dall’amministrazione perché, oltre ad essere stata già classificata nel piano urbanistico come “opera in corso”, risulta già presente nella programmazione degli anni scorsi? Perché si è voluto approvare un progetto di un “palazzone” che viola numerose norme del regolamento edilizio comunale e diverse leggi nazionali in materia edilizia e sanitaria e che fa ricco e felice solo chi la realizza? Perché tanta ostinazione e determinazione? Rivolgeremo a queste domande alle competenti autorità per avere le risposte che nessuno ci ha voluto dare e che abbiamo diritto di avere in considerazione dei danni ambientali, estetici e finanziari la nostra comunità sarebbe chiamata a pagare”.

Inoltrato esposti alla Magistratura e all’ANAC

Inoltre, Romano sottolinea:
“Il consigliere comunale Eduardo Caliano denuncio’ le irregolarità della procedura nel febbraio 2019 quando il Consiglio approvò la variante urbanistica in violazione di legge. – spiega Romano – Abbiamo informato i cittadini con manifesti e inoltrato esposti alla Magistratura e all’ANAC per evidenziare anche la gravità delle decisioni successive dell’Amministrazione.
Mi riferisco. In particolare, a quella di trasferire al concessionario l’area comunale del vecchio Palazzetto, autorizzando la sua demolizione, senza che il corrispettivo fosse stato pagato come previsto dal contratto. Si sono accumulati ritardi ed inadempienze, favorite dalla mancanza di volontà dell’Amministrazione ad esercitare i dovuti controlli.
Un’Amministrazione che, insofferente alle segnalazioni, invece di rescindere il contratto, decise di modificarlo in corso d’opera in modo irregolare pur di procedere ad ogni costo. Le responsabilità politiche dell’Amministrazione sono enormi, ma riteniamo vadano approfondite anche quelle giudiziarie degli amministratori della Giunta Comunale che, con la delibera n.2 del 10 gennaio 2020, approvo’ il progetto definitivo dell’intervento ben conoscendo le irregolarità sostanziali della procedura. Quella delibera è l’atto di indirizzo che i tecnici hanno attuato dopo ed è frutto di una decisione le cui motivazioni reali vanno chiarire e conosciute.
Così come sono da accertare le gravi violazioni contrattuali che ancora stanno caratterizzando i lavori e rispetto alle quali si continua a far finta di nulla.
Abbiamo massima fiducia nella Magistratura che sta accertando i fatti e continueremo a chiedere risposte”, conclude Romano.

scritto da 







Related posts