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Sequestro di beni al clan “delle aste” Cronaca Provincia e Regione 

Sequestro di beni al clan “delle aste”

Sequestro di beni milionario del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Napoli nei confronti dei componenti del cosiddetto “clan delle aste”, organizzazione camorristica irpina la cui esistenza è stata sancita lo scorso 27 aprile dal Tribunale di Avellino al termine del processo denominato “Aste Ok”.

Il decreto di sequestro emesso dal gip di Napoli su richiesta della Dda (pm Henry John Woodcock e Simona Rossi) riguarda 70 immobili, 26 terreni, 6 società, 3 autoveicoli e quasi 600 mila euro riconducibili al gruppo malavitoso. Per i giudici irpini di “Aste Ok” “i dati processuali acquisiti al termine del dibattimento hanno restituito, con granitica certezza, la prova dell’esistenza di un sodalizio di natura camorristica” distinto dal “clan nuovo Partenio”.

 

Pur riconoscendo il ruolo di “antistato” e plurime estorsioni ambientali, dopo oltre 2 anni e 6 mesi di dibattimento e 79 udienze, il Tribunale penale di Avellino ha ritrasmesso gli atti alla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli per la nuova imputazione e disposto la restituzione dei beni caduti in sequestro nel corso dell’inchiesta condotta dal Nucleo Investigativo dei Carabinieri di Avellino e dal Nucleo Pef della Guardia di Finanza di Napoli.

 

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