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Scuole, De Luca cita i danni del contagio e attacca: “Basta affermazioni stupide e irresponsabili, con questi dati non si riparte. Avanti con la Dad” Attualità Primo piano 

Scuole, De Luca cita i danni del contagio e attacca: “Basta affermazioni stupide e irresponsabili, con questi dati non si riparte. Avanti con la Dad”

Sul tema della scuola, il governatore della Campania nella sua diretta del venerdì sostiene di aver ascoltato in questi giorni affermazioni “stupide e irresponsabili. Come quando si dice che le scuole sono le ultime cose da chiudere. E’ un’affermazione irresponsabile, lo determina il livello di contagio che cosa chiudere. Le priorità sono dettate dal numero di contagi, non dagli ideologismi. I dati dell’Asl Napoli 2 ci dicono che su 1321 tamponi nel programma scuola sicura, abbiamo 5 positivi nella fascia 0-5 anni, 17 fino a 10 anni, 12 nella fascia 11-13 anni, 9 tra i 14 e i 19, sette fra gli operatori scolastici. Il totale di positivi nelle scuole dell’Asl 2 fra docenti e studenti è di 160 fra docenti e studenti, più i contatti si arriva a 360. Mi chiedo, di fronte a questo dato, qual è la risposta che la ragione ci consiglia di dare? Evitiamo che il contagio si diffonda in maniera incontrollata sulla popolazione studentesca e poi sulle famiglie e cerchiamo di potenziare la didattica a distanza.
Volevo dire cose pesanti nei confronti di alcune mamme, io non ne ho incontrata nessuna disponibile a mandare i figli a scuola in queste condizioni. Ma lasciamo perdere”. Le elementari riprenderanno le lezioni in presenza, sottolinea il governatore, solo se le condizioni lo consentiranno. Gli esperti dell’unità di crisi hanno confrontato il contagio fra tutta la popolazione e quello nella fascia tra gli zero e i 18 anni nella settimana prima dell’apertura dell’anno scolastico e nelle due settimane successive, vale a dire dal 24 settembre al 15 ottobre. “Abbiamo registrato un aumento del contagio pari a nove volte dopo l’apertura dell’anno scolastico nella popolazione tra gli zero e i 18 anni”, rivela De Luca. Che poi elenca altri dati e dice: “Se i dati sono questi, per quanto mi riguarda non si apre alla mobilità e sarà bene mantenere la didattica a distanza. So bene quanti sacrifici comporta questa decisione, ma alle mamme e ai papà chiedo: l’alternativa qual è? Ve la sentite di mandare i vostri figli a scuola in queste condizioni?”. Sabato si riunisce l’unità di crisi per le valutazioni sulla scuola in vista di lunedì prossimo. “Qualcuno di noi deciderà sulla base ci quello che diranno i medici e gli epidemiologi”.

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