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Sciopero di Amazon Piacenza nel Black friday Italia e Mondo 

Sciopero di Amazon Piacenza nel Black friday

Uno sciopero nel giorno del Black friday, ovvero quello successivo al Ringraziamento, tradizionalmente, negli Stati Uniti, dedicato ai saldi. Lo hanno deciso Cgil, Cisl, Uil e Ugl al centro di Amazon di Piacenza (dove lavorano circa 4mila persone). I dipendenti chiedono un miglior trattamento economico. La multinazionale americana che ha lanciato, anche in Italia, forti promozioni per il Black friday.

Nel centro di Castel San Giovanni (Piacenza), aperto dieci anni fa con un centinaio di dipendenti, lavorano duemila impiegati con contratto a tempo indeterminato e altrettanti con contratti di lavoro somministrato per affrontare i picchi di lavoro. Lo sciopero comincerà con il turno mattutino di venerdì e terminerà con l’inizio dello stesso turno di sabato. “Non c’è stata da parte di Amazon Italia – denunciano i sindacati – alcuna apertura concreta all’aumento delle retribuzioni o della contrattazione del premio aziendale, considerando anche la crescita enorme di questi anni. I ritmi lavorativi non conoscono discontinuità, le produttività richieste sono altissime e il sacrificio richiesto non trova incremento retributivo oltre i minimi contrattuali”.

Amazon: ‘Nostri salari più alti del settore logistica’ – “I salari dei dipendenti di Amazon sono i più alti del settore della logistica e sono inclusi benefit come gli sconti per gli acquisti su Amazon.it, l’assicurazione sanitaria privata e assistenza medica privata”. Lo afferma in una nota Amazon Italia, in merito allo sciopero annunciato dai sindacati per il Black Friday. “Amazon offre inoltre opportunità innovative ai propri dipendenti – si legge ancora nella nota – come il programma Career Choice, che copre per quattro anni fino al 95% dei costi della retta e dei libri per corsi di formazione scelti dal personale”. La società rimarca che “in Italia, così come avviene negli altri Paesi in Europa in cui siamo presenti, manteniamo relazioni con le rappresentanze dei lavoratori e le organizzazioni sindacali; allo stesso tempo portiamo avanti la nostra politica di porte aperte che incoraggia i dipendenti a trasferire commenti, domande e preoccupazioni direttamente al proprio management team. In questi anni ci siamo impegnati a costruire un dialogo continuo e una positiva cooperazione con tutti i dipendenti e a creare un ambiente attento e inclusivo nei nostri luoghi di lavoro”.







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