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Scafati, voto di scambio. Il membro della commissione d’accesso: “Non so di accordi con la camorra” Provincia e Regione 

Scafati, voto di scambio. Il membro della commissione d’accesso: “Non so di accordi con la camorra”

“Non so di accordi politici/mafiosi ma a Palazzo Mayer sapevo che c’erano persone che avevano avuto in passato guai con la giustizia ed erano state assunte molti anni prima”. E’ quanto ha affermato ieri in aula a Nocera Inferiore nel processo Sarastra, il tenente colonnello Apicella (teste dell’accusa, pm Silvio Marco Guarriello) membro della commissione d’accesso presso il Comune di Scafati che ha dato poi il via al commissariamento. Ha ripercorso l’iter per lo scioglimento del consiglio comunale riferendo di non sapere nulla in relazione al presunto patto tra l’ex sindaco Pasquale Aliberti con il clan Loreto/Ridosso. Davanti ai giudici nocerini (Apicella presidente, Noschese e Palumbo a latere)- scrive Metropolis- si è tornato a dibattere sul presunto scambio politico mafioso per il sostegno alle elezioni comunali del 2013 e alle elezioni regionali del 2015. Oltre al Prefetto Gerardina Basilicata, la cui escussione è stata differita, l’udienza ha portato come teste dell’accusa i componenti della Commissione d’accesso p (Rocco-Apicella e Amendola) ed i consulenti tecnici del pm(Testa e Di Natale) in relazione al contenuto delle consulenze di natura informatica sul materiale sequestrato. Acquisite le relazioni tecniche e si è proceduto all’escussione del solo testo Apicella quale membro della Commissione d’accesso presso Palazzo Mayer. Apicella ha quindi ripercorso le tappe che hanno condotto alla proposta e al successivo decreto di scioglimento del Comune.

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