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Scafati, l’ex vice sindaco: sulla nomima all’Acse nessuna pressione da Aliberti Provincia Provincia e Regione 

Scafati, l’ex vice sindaco: sulla nomima all’Acse nessuna pressione da Aliberti

La nomina di Petrucci all’Acse fu solo perchè il candidato principale, Berritto, fu ostacolato dalla cugina la quale aveva asserito che il diretto interessato  aveva votato altri candidati alle elezioni amministrative e non la maggioranza dell’epoca. E’ quanto ha affermato ieri in aula nell’ambito del processo Sarastra dall’ex vice sindaco Giancarlo Fele, testimone del pubblico ministero Silvio Marco Guarriello. Sfumato Berritto, si  dedicarono a una serie di riunioni dalle quali emerse il nome di Ciro Petrucci (ritenuto vicino ai clan) come massimo dirigente dell’Acse. Quindi nessuna pressione da parte di Pasquale Aliberti e della sua maggioranza ma una scelta solo ed esclusivamente politica giacchè il professionista nel 2013 aveva dato il proprio consenso ad un altro candidato… Dovevano deporre in aula anche Giacomo Cacchione, ex capo economo di Palazzo Mayer e Maria Gabriella Camera ex dirigente dell’Area Lavori Pubblici dell’Ente. Per entrambi (ieri presenti in aula) se ne parla il 17 novembre  Nell’udienza di ieri a Nocera Inferiore per il presunto voto di scambio è stato ascoltato anche il direttore tecnico della ditta di onoranze funebri “l’Eternità”, azienda finita sotto accusa per aver ricevuto, secondo l’accusa, favori da Pasquale Aliberti il quale, sempre per la Procura, sarebbe stato colui che si sarebbe prodigato con le visite mediche nella stessa ditta. “Le visite  mediche le faceva un professionista di San Giuseppe Vesuviano e il Comune non ci ha mai fa otiti, anzi ci ha diffidato per quanto riguarda l’affissione dei manifesti e ostacolato bloccandoci quando dovevamo costruire dei locali.

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