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Sarno. Questione Prt, Canfora: facciamo chiarezza Provincia Provincia e Regione 

Sarno. Questione Prt, Canfora: facciamo chiarezza

“In riferimento a un presunto disinteresse della nostra Amministrazione, con la segnalazione di assenze alle conferenze regionali ed in risposta alle dichiarazioni accusatorie, ma sempre poco costruttive, di un Consigliere di minoranza, Domenico Crescenzo, è d’obbligo dover chiarire ai cittadini l’attività tesa sempre a tutelare gli interessi di tutti ma soprattutto l’ambiente e la salute, la famiglia ed il lavoro. – scrive il sindaco di Sarno Giuseppe Canfora –

Siamo stati i primi a renderci conto che il nostro territorio, soprattutto l’area industriale, era saturo e non poteva più contenere altri impianti di rifiuti, tanto che abbiamo stabilito il divieto di nuove costruzioni o ampliamenti, con due delibere, di Giunta e di Consiglio Comunale, nel 2020, poi riprese da una delibera della Provincia di Salerno, che difendiamo nelle aule dei tribunali duramente (nessuna sentenza le ha mai annullate, sono pienamente vigenti).

Questa Amministrazione, da oltre due anni, ha ordinato (sempre con le stesse delibere) agli uffici comunali di partecipare a tutte le attività relative al rilascio od al rinnovo di autorizzazioni in materia ambientale e di rifiuti, al fine di bloccare nuovi impianti o ampliamenti, provvedendo ad avvisare ed informare la parte politica, con comunicazioni immediate e dettagliate.
Relativamente alla Conferenza dei Servizi della Regione svoltasi in data 13 Giugno 2022, per il rinnovo delle autorizzazioni della PRT S.P.A., a cui si fa riferimento negli articoli di giornale, i dirigenti dell’Area Tecnica del comune di Sarno, pur non presenti fisicamente, hanno regolarmente inviato alla Commissione Regionale, a mezzo PEC, nella stessa data, sia il parere urbanistico (negativo in mancanza di una pronuncia del Consiglio Comunale) che quello ambientale, con l’indicazione di una serie di prescrizioni da osservare.
E’ anche pervenuto il parere dell’ARPAC con tutte le indicazioni e quello di altri organi competenti.

Il nostro controllo è rimasto costante, si agisce con serietà e professionalità, ed il Sindaco Canfora, dopo i rilievi ARPAC che evidenziavano alcune difformità, ha immediatamente emesso ordinanza sindacale nei confronti della stessa azienda, nonché inviato tutta la documentazione alla Procura competente, per gli approfondimenti del caso (non si ha memoria di altri Sindaci che in passato abbiano fatto lo stesso).

E’ anche vero che è necessario avviare un confronto con gli imprenditori già presenti, affinché si rendano conto di dovere attuare delle soluzioni per la riduzione dell’impatto ambientale, anche perché hanno attività regolarmente autorizzate ed abbiamo già visto che le ordinanze di chiusura vengono annullate . Alcuni imprenditori lo fanno o lo stanno facendo.
Per tale motivo, letto il parere degli stessi esperti dell’ARPAC che lo ritengono necessario, allegato all’autorizzazione regionale, in uno dei prossimi Consigli Comunali si discuterà di una modifica urbanistica per permettere allo stesso imprenditore di realizzare un locale “tecnico compartimento depressurizzato”.

Secondo le perizie asseverate allegate, (i tecnici rispondono penalmente per eventuali falsi ideologici, oltre che materiali, in esse contenuti) questo tipo di impianto è necessario per il contenimento delle emissioni odorifere nell’ambiente circostante, provenienti dalla lavorazione dei rifiuti urbani e speciali prodotti dalla PRT, con un miglioramento superiore al 50% delle condizioni di salubrità ambientale, nonché un significativo abbattimento delle emissioni diffuse finora non captabili e non eliminabili, contribuendo ad un significativo miglioramento degli impatti sull’ambiente esterno; la delibera è munita di tutti i pareri tecnici, diversamente da quanto riferito dal Consigliere di minoranza.

Quale sarebbe la soluzione del Consigliere Crescenzo non è dato sapere, considerato che, dal punto di vista imprenditoriale, l’area industriale della zona di Sarno è tra le migliori della Campania, con un ingente volume di affari e tante persone che trovano lavoro, sostenendo le loro famiglie.
Noi abbiamo una responsabilità, quella di tutelare tutti, salute, ambiente, famiglie e lavoro, e lo facciamo anche con decisioni poco popolari ma utili. Chi promette meraviglie spesso non mantiene la parola, creando quella mancanza di affetto per la politica che è ormai tipica della nostra società”.

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