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Sarno. Decadenza Canfora: la maggioranza diserta l’aula, salta il consiglio comunale Provincia Provincia e Regione 

Sarno. Decadenza Canfora: la maggioranza diserta l’aula, salta il consiglio comunale

Decadenza Canfora: la maggioranza diserta l’aula, salta il consiglio. Presa d’atto della decadenza del sindaco Giuseppe Canfora, il primo consiglio comunale va deserto dalla maggioranza.
Era prevista per ieri alle ore 18:00, in prima convocazione, e alle 19, in seconda convocazione, il consiglio comunale per la presa d’atto della decadenza del sindaco Giuseppe Campora, a seguito della sentenza definitiva di condanna, giusta comunicazione della Prefettura di Salerno, acquisita agli atti il 21 settembre scorso. Ebbene, nonostante ciò la maggioranza non si presenta in aula per la presa d’atto, un consiglio comunale puramente formale. Unico presente dei consiglieri di maggioranza, oltre al presidente del consiglio Giuseppe Esposito, Toti Orza, che non ha seguito gli ordini di scuderia e si è presentato puntuale in aula. Sembra strana l’assenza, anche, del sindaco facente funzioni Eutilia Viscardi. I motivi del forfait della maggioranza non si conoscono.

Presenti i consiglieri di minoranza: Giovanni Cocca, Domenico Crescenzo, Giovanni Montoro, Maria Rosaria Aliberti, Sebastiano Odierna, Antonello Manuel Rega, Walter Giordano, Raimondo Milone. Unico assente dell’ opposizione Antonio Mancuso di Forza Italia.

La seduta è convocata nuovamente per oggi alle 18 in prima convocazione e alle 19 in seconda convocazione.

Ad attaccare la scelta della maggioranza, di non presentarsi in aula è il consigliere comunale di opposizione Giovanni Cocca:
“Ennesima dimostrazione del rispetto per le regole e delle istituzioni da parte di questa maggioranza!
Purtroppo assistiamo ad una pantomima che dura da troppo tempo.
Non c’è alcun motivo per non andare in consiglio e votare un provvedimento che di fatto rappresenta semplicemente una presa d’atto di un atto della Prefettura!
Se alla fine la delibera di cui si propone l’approvazione dovesse essere impugnata per vizi di procedura e/o per difetto di istruttoria e/o per carenza del suo contenuto rispetto a quello previsto per legge, li riterremo tutti responsabili, vista la volontà dell’ex primo cittadino, sbandierata urbi et orbi, di impugnare il provvedimento del consiglio! Sono solo dei pagliacci prestati alla politica!”

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